Il 2024 della Fondazione Enpaia si chiude con un avanzo di 22,8 milioni di euro, superiore di 6,6 milioni rispetto al 2023 e secondo miglior risultato nella storia dell’Ente. Gli iscritti attivi raggiungono quota 41.033 (+1,42%) e le aziende attive crescono a 9.166, confermando un tessuto produttivo agricolo che, pur segnato da fenomeni di concentrazione e razionalizzazione, resta dinamico.
Sul piano previdenziale, la gestione ordinaria presenta entrate contributive per 171,5 milioni (+5%) e prestazioni pari a 160,6 milioni (+10%). Il saldo previdenziale è positivo per 10,1 milioni. Sul fronte finanziario, Enpaia archivia un saldo di 57,3 milioni (in crescita di 10,3 milioni rispetto al 2023) mentre la gestione immobiliare raddoppia l’anno precedente con 10,8 milioni. Il patrimonio complessivo a valori di mercato raggiunge 2,105 miliardi di euro, segnando un +0,4%.
Questi i dati della Relazione Enpaia 2025, presentata presso la sala degli Atti Parlamentari del Senato. La relazione racconta un Ente in salute, attore finanziario strutturale della filiera agroalimentare e protagonista di un modello di welfare moderno, sostenibile e vicino alle persone.
Una politica d’investimento più evoluta e a supporto dell'agroalimentare italiano

Come spiegato dal presidente Enpaia Giorgio Piazza, nel 2024 il CdA della Fondazione ha approvato l’aggiornamento dell’Alm (Asset liability management) e la revisione della strategia di portafoglio. «L’obiettivo di rendimento netto a dieci anni, a valori di mercato – ha detto – è fissato al 3,6%, un target coerente con i nuovi scenari macroeconomici e con la progressiva normalizzazione dei tassi».
Nel corso dell’anno la Fondazione ha effettuato 544 milioni di investimenti e 509 milioni di disinvestimenti, aumentato la quota di titoli di Stato italiani, rafforzando al tempo stesso gli impieghi coerenti con la missione istituzionale.
Ma non solo, Enpaia negli ultimi anni ha consolidato una strategia chiara: sostenere realtà agroalimentari italiane di eccellenza tramite partecipazioni industriali e finanziarie.
A riguardo, nel 2024 la Fondazione ha incrementato ulteriormente la partecipazione in Masi Agricola, arrivando al 9,2% del capitale, e continua a essere presente in Bonifiche Ferraresi e Granarolo. Inoltre, come annunciato da Piazza, L’Ente sta lavorando (attualmente in fase di valutazione iniziale) anche su un altro importante investimento in una realtà di rilievo dell’economia agroalimentare italiana, quale Granterre.
Enpaia e la doppia penalizzazione
Il presidente Piazza ha quindi richiamato la necessità di una maggiore coerenza fiscale tra casse privatizzate e fondi pensione. «La doppia penalizzazione – aliquota sui rendimenti al 26% e tassazione sulle prestazioni al lordo dei rendimenti – rappresenta un freno alla capacità degli Enti di aumentare gli investimenti domestici. Gli sforzi per aumentare gli investimenti domestici – ha puntualizzato – potrebbero essere più significativi qualora la cornice fiscale fosse maggiormente incentivante».
«Le aziende agricole rappresentano il motore dell’Ente»
Il presidente Enpaia ha infine sottolineato il legame strutturale tra solidità della filiera agricola e sostenibilità dell’Ente, affermando: «Le aziende agricole rappresentano il motore dell’Ente e siamo convinti che un settore primario adeguatamente capitalizzato, ben gestito e altamente profittevole rappresenti la migliore “polizza assicurativa” per la sostenibilità della Fondazione».
Diacetti: «Internalizzare le attività di previdenza complementare»

«Enpaia presenta due anime: una previdenziale e un’altra da investitore istituzionale – ha dichiarato il direttore Enpaia Roberto Diacetti –. Si tratta della casa del welfare agricolo, che contiene una molteplicità di funzioni. Vogliamo però estendere questo perimetro, arrivando a internalizzare le attività di previdenza complementare. Ciò può avvenire anche perché quello agricolo è un comparto assolutamente sano, che può ancora sprigionare potenzialità significative».
Un altro auspicio dichiarato da Diacetti è «entrare in qualità di casse di previdenza dentro il capitale di Cdp, come avviene per le fondazioni bancarie. Nel complesso, stiamo rafforzando gli investimenti in economia reale perché questo genere di azione consente di consolidare e rafforzare il profilo strutturale di Enpaia».
Enpaia, due nuovi investimenti
Se il 2024 è stato un anno molto positivo per la Fondazione, il 2025 si prospetta ancora più convincente: «Siamo - ha detto Diacetti - in procinto di chiudere l’anno 2025 e l’outlook che abbiamo è un utile che può arrivare anche a 30 milioni di euro, migliorando i risultati del 2024».
Annunciati anche due nuovi investimenti di Enpaia: in Gpi, un’azienda quotata in borsa che si occupa di informatizzazione in ambito sanitario, e in Nova Marine, inerente al mondo della progettazione e commercializzazione dei gommoni di lusso.
Come sottolineato durante la conferenza stampa, per il triennio 2025–2027 la Fondazione continuerà a investire su tre assi prioritari: innovazione e digitalizzazione dei servizi, rafforzamento del welfare integrato e sostegno all’economia reale e alla transizione verde, contribuendo alla costruzione di un modello previdenziale solido e inclusivo.
Settore agricolo in ripresa e nuove sfide demografiche
Secondo i dati Istat richiamati nella Relazione, il 2024 dell’agricoltura italiana registra un incremento del +1,4% della produzione e un +3,5% del valore aggiunto, con 42,4 miliardi di valore complessivo, il più alto in Europa.
Tuttavia, la Fondazione ha messo in guardia rispetto al tema strutturale della demografia: secondo il rapporto Enpaia–Censis, entro il 2050 la popolazione italiana calerà di oltre 4 milioni di persone, con una riduzione attesa della forza lavoro di 2,2 milioni. Per il settore primario ciò significa carenza di manodopera, maggiore competizione tra imprese, necessità di politiche di inclusione e gestione programmata dei flussi migratori.
«Enpaia diventi polo previdenziale unico per tutti addetti del settore»
A conclusione dei lavori, la Segretaria generale della Uila-Uil, Enrica Mammucari, sottolineando i risultati positivi dell’Ente, ha lanciato un appello: «C’è una crisi demografica che investe il nostro paese, dobbiamo saper guardare al futuro del mercato. Siamo convinti che Enpaia debba diventare un polo previdenziale unico per tutto il mondo agricolo, la vera "casa del welfare" dell'agricoltura, istituendo forme pensionistiche complementari per tutti gli addetti del settore, anche per la categoria degli operai agricoli e per i lavoratori autonomi».












