Un utile di esercizio di circa 5,4 milioni di euro e quasi 50 milioni di incremento dei montanti (di cui 34,2 di rivalutazioni riversati sul montante degli iscritti pensionati e non e 14,9 di contributo integrativo anch’essi riversati sul montante degli iscritti attivi). E poi un rendimento della gestione finanziaria dell'8,19% (7,68% netto), il secondo miglior risultato dopo il 2019. Il patrimonio netto è salito a 125,1 milioni. Sono i numeri più significativi del bilancio consuntivo 2023 dell'Epap, l'ente di previdenza e assistenza pluricategoriale che gestisce i contributi di gronomi, geologi, chimi e attuari. Li comunica lo stesso ente con una nota.
Redditi in crescita
Nell’ambito dell’attività di recupero crediti l’ente, da un lato, con gli oltre 140 accertamenti ha potuto recuperare circa 2,68 milioni di euro, dall’altro, grazie alla revisione della normativa interna, ha consentito, per la prima volta di mettere a disposizione degli iscritti uno strumento non più estemporaneo, ma strutturale, per recuperare situazioni di difficoltà ed evitare così l’accertamento (rateizzazione).
Dall’ultimo dato reddituale disponibile relativo alle dichiarazioni 2023 (redditi 2022) si registra il trend di crescita reddituale. Stabili gli attuari (reddito medio 96.566 euro), in crescita tutte le altre categorie, del 5% i chimici e i fisici (reddito medio 44.326 euro), del 6% gli agronomi e forestali (reddito medio 27.618) e del 14% i geologi (reddito medio 34.742).
Poeta: «Numeri straordinari»
«Oltre agli innegabili risultati numerici occorre evidenziare che l’oculata gestione amministrativa ha consentito di confermare tutti i servizi offerti agli iscritti, implementando, ove possibile, le provvidenze e le coperture assicurative assistenziali (+18% circa rispetto al 2022) – ha sottolineato il presidente Stefano Poeta –. Si evidenzia, inoltre, la riduzione dei costi per gli organi amministrativi e di controllo e la riduzione dei compensi professionali per le consulenze esterne, in diminuzione del 6,70% circa rispetto al 2022».
«Sono profondamente soddisfatto del lavoro svolto e gratificato dal fatto che il bilancio annuale abbia superato ogni nostra aspettativa – ha aggiunto Poeta – in particolar modo perché tali straordinari risultati sono stati raggiunti a conclusione di un quadriennio (2020–2023) caratterizzato da fatti e accadimenti di natura straordinaria che hanno profondamente inciso nella gestione dell’ente e che non hanno precedenti nella vita dell’Epap. Dapprima la pandemia, con la conseguente crisi globale, poi, a seguire, il conflitto in Ucraina, un anno finanziario, il 2022, che ha fatto registrare il peggior mercato obbligazionario della storia, aggravato dal peggior andamento dei mercati azionari globali dopo il 2008 (culminato con il fallimento della banca d’affari Lehman Brothers) e da una inflazione a livelli record, senza precedenti nella storia di Epap e ancora alta nel 2023».
«Grazie all’impegno e alla dedizione di tutti, amministratori e dipendenti, possiamo confermare un clima persistente di fiducia nei confronti dell’ente che si percepisce dal dialogo con gli iscritti (in occasione degli EpapDay ma non solo) – ha concluso Poeta – e che si concretizza nell’incremento degli iscritti che aderiscono alla supercontribuzione e nell’aumento delle ricongiunzioni attive, segni della fiducia riposta nell’ente e nella sua governance, che lavora e continuerà a lavorare per il bene degli iscritti e per mantenere prestazioni eccellenti mirando a raggiungere sempre nuovi traguardi».