Puglia, trattori incatenati ai pozzi per protesta

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Alcuni agricoltori hanno incatenato i propri trattori ai cancelli del Pozzo della Parata a Bitonto (Ba) per evidenziare la cattiva gestione pubblica della risorsa idrica

Da settimane la siccità imperversa nei campi pugliesi e causa gravi danni alle colture agricole. Ma dai pozzi gestiti dall’Arif (Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali) l’acqua viene erogata a singhiozzo, spesso non arriva proprio e le colture orticole e frutticole seccano. È quanto denuncia Coldiretti Puglia, che, per far sentire il grido d’allarme degli agricoltori per l’insostenibile peso della scarsità e/o mancanza della preziosa risorsa idrica, ha organizzato una protesta simbolica davanti al Pozzo della Parata a Bitonto (Ba). Alcuni agricoltori associati a Coldiretti hanno, infatti, incatenato i propri trattori ai cancelli del pozzo bitontino, dal quale, sostiene il sindacato agricolo, ogni anno l’acqua viene erogata a singhiozzo con turni che non riescono a garantire la corretta irrigazione dei campi.

Nel pieno della siccità i pozzi non funzionano

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Un agricoltore incatena il trattore ai cancelli del pozzo bitontino

La condizione critica del Pozzo della Parata, sottolinea Coldiretti Puglia, non è diversa da quella di tanti altri pozzi regionali gestiti dall’Arif. E fa alcuni esempi.

«Medesima situazione a Palo del Colle con il Pozzo Difesa che non funziona a causa di problemi elettrici che inibiscono il funzionamento delle pompe. Ad Adelfia sono fermi il Pozzo 4 in contrada Fieno e il Pozzo 1 in contrada Brunetta per guasti al quadro elettrico, il Pozzo 5 ha una portata d’acqua limitata a causa di cali di tensione, il Pozzo 16 in Contrada Sirenga ha problemi al quadro elettrico e alla condotta idrica, mentre il Pozzo 13 in contrada Parco dei Prinicipi ha problemi alla pompa. A Terlizzi è ormai fuori uso da oltre un anno il pozzo in contrada Lioy, mentre a Putignano il Pozzo di San Pietro Piturno ha necessità di un abbassamento delle pompe perché c’è stato un calo importante della falda».

Emergenza per fallimentare gestione di acqua e bonifica

In Puglia, sostiene Coldiretti, campi e le stalle sono stretti nella morsa dell’emergenza siccità per la fallimentare gestione dell’acqua e della bonifica.

«Mancano le manutenzioni ordinarie e straordinarie, anche se agli agricoltori vengono comunque recapitate le cartelle pazze. Molte opere irrigue sono incomplete, spesso in stato precario, con perdite non più sostenibili. Anche gli invasi realizzati hanno necessità di essere riqualificati, ampliati e resi idonei per una moderna distribuzione sull’area regionale. A causa delle reti colabrodo si perde un litro di acqua su due, è uno spreco che non ci si può permettere. Perciò Coldiretti Puglia ha chiesto ai prefetti pugliesi un tavolo regionale permanente per l’emergenza irrigua e la siccità che affronti senza indugio annose quanto impellenti questioni a carico dell’Arif e dei consorzi di bonifica commissariati. Chiediamo interventi che vadano dall’efficientamento delle reti di adduzione e scolo al completamento degli impianti incompiuti, dalla manutenzione straordinaria degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi, e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali al rinnovo degli accordi con le Regioni Basilicata e Molise, dall’ampliamento e dalla messa a regime di impianti idonei per una moderna distribuzione sull’area regionale alla risoluzione della questione annosa dei consorzi di bonifica commissariati».

Puglia, trattori incatenati ai pozzi per protesta - Ultima modifica: 2024-06-24T19:29:03+02:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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