Il Comitato economico interprofessionale per la moltiplicazione delle sementi foraggere (Ctef) ha rivisto le stime della campagna 2016 per quanto riguarda il raccolto di erba medica. La parte agricola e quella industriale che compongono il Comitato si sono trovate concordi nell’affermare che le attuali condizioni di mercato non lasciano intravedere significative variazioni rispetto all’indicazione fornita poco più di un mese fa del prezzo interprofessionale di riferimento per il seme di erba medica.
«Le condizioni climatiche non propriamente ottimali per la produzione di seme di erba medica registrate durante la stagione produttiva 2016 nei principali comprensori nazionali vocati, ci hanno costretto a rivedere al ribasso le previsioni produttive interne che dovrebbero far registrare un aumento del 5/10% rispetto alla scorsa campagna, anziché un +15/20% stimato un mese fa in sede di Comitato – ha commentato Giovanni Laffi, coordinatore del Ctef –. Per contro, a livello internazionale, rileviamo situazioni di maggiori disponibilità di seme dovute alle buone produzioni ottenute nei principali Paesi nostri competitori che hanno causato per il momento un sostanziale blocco delle esportazioni».
Laffi ha anche evidenziato che «l’attuale scenario delinea un panorama alquanto incerto per le produzioni future di seme di erba medica. Di fronte a tali incertezze i nostri operatori dovrebbero tutelarsi facendo riferimento per la prossima campagna a produzioni di seme certificato programmate, realizzate su contratto nell’ambito dell’accordo interprofessionale sottoscritto fra il Coams in rappresentanzadei produttori, e Assosementi».