Terreni a riposo, l’Ue propone la deroga anche per il 2024

terreni a riposo
Proposta della Commissione sulla Bcaa 8 che dovrà essere votata dagli Stati membri. Ma ci sono altri vincoli: almeno il 7% della Sau dovrà essere coltivata con colture azotofissatrici

La Commissione europea ha annunciato una nuova proroga della deroga alla regola della Pac 2023-2027 che prevede che per accedere agli aiuti comunitari gli agricoltori debbano lasciare il 4% dei terreni a riposo (Bcaa 8). Lo ha annunciato il vicepresidente dell'esecutivo comunitario Margaritis Schinas in conferenza stampa. La proposta della Commissione, inviata agli Stati membri che la voteranno in una riunione della commissione, fornisce una prima risposta politica concreta per affrontare le preoccupazioni sul reddito degli agricoltori.

Quella legata alle buone pratiche ambientali è una delle misure per rendere sostenibile il settore agroalimentare contro le quali però stanno protestando gli agricoltori schierando i trattori sulle strade di diverse città europee e italiane. Manifestazioni che proseguono in diverse città con cortei di mezzi agricoli e presidi. Ma la proposta contiene comunque molte limitazioni, tanto che le associazioni agricole la considerano insufficiente, se non inutile.

Cia, proposta insufficiente

Da Bruxelles non arriva una risposta forte alle richieste degli agricoltori, ma un “contentino” che lascia perplessi su modalità e durata. Così Cia-Agricoltori Italiani commenta la proposta appena arrivata dalla Commissione Ue. Secondo le prime valutazioni, infatti, si tratta di una deroga all’obbligo di mantenere il 4% di terreni incolti, ma limitata al 2024 e condizionata a ulteriori impegni ambientali, potendo accedere allo stop solo chi coltiva colture azotofissatrici (come lenticchie, piselli o fave) e/o colture intercalari sul 7% dei propri seminativi con anche il divieto di usare prodotti fitosanitari.

«Una proposta debole e insufficiente - dice il presidente nazionale di Cia Cristiano Fini -. Quello che ci aspettiamo è invece un gesto autorevole e deciso a sostegno dell’agricoltura, già dal Consiglio Ue di domani, con lo stralcio “senza se e senza ma” dell’obbligo di lasciare incolto il 4% dei terreni. Dobbiamo poter continuare a garantire la sicurezza alimentare e le politiche comunitarie devono supportare le nostre attività, non ostacolarle».

Terreni a riposo, l’Ue propone la deroga anche per il 2024 - Ultima modifica: 2024-01-31T15:15:49+01:00 da Redazione Terra e Vita

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