L’agricoltura biologica e in particolar modo i prodotti che da essa provengono saranno uno degli ingredienti principali del rilancio turistico delle Marche. A ribadirlo Regione, Camera di Commercio, agenzia speciale Linfa e Amap, Agenzia Marche Agricoltura e Pesca unite per la prima volta per perseguire un obiettivo comune.
Tra coloro che hanno sottolineato l’importanza delle produzioni di eccellenza marchigiane, bio compreso, per un rilancio del turismo, c’è Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche: «Questa filiera istituzionale che abbiamo creato tra Regione, Camera di Commercio e associazioni di categoria ci dà la possibilità di mettere in campo progetti di ampio respiro come quello che presentiamo oggi. Quello che ci preme presentare è una regione dove la qualità dei prodotti è espressione della qualità dei terreni, che insieme si fanno valore aggiunto di qualità turistica. Nel 2022 le Marche hanno esportato prodotti agroalimentari per un valore pari a 555,4 milioni di euro, con un incremento del +20% rispetto al 2021 (nel 2021 era stato +8,9% sul 2020). L’agroalimentare sostenibile delle Marche, unito alla vocazione turistica della regione, la rendono una meta turistica molto attraente per il turismo familiare balneare e per un turismo slow anche giovane, interessato ai valori salutistici, culturali, paesaggistici, enogastronomici e storici del territorio».
Molto chiaro anche il governatore Francesco Acquaroli: «Vogliamo che turismo ed enogastronomia diventino settori trainanti. Per questo abbiamo cercato di compattarci tra istituzioni e di fare squadra».
Marche in prima fila sull'agricoltura biologica
«Ci sono alcune parole chiave che definiscono importanti attrattori a fini turistici, e queste sono la qualità della vita, il benessere e l’enogastronomia, con quest’ultima che si declina spesso in prodotti provenienti da agricoltura biologica Andrea Maria Antonini – ha confermato assessore regionale a Sviluppo economico, industria, artigianato e commercio –. A tal punto che la nostra Regione sta raggiungendo i parametri imposti dalla Ue per il biologico con sette anni di anticipo. Delle nostre superfici agricole, infatti, il 24% sono già convertite a biologico. E gli obiettivi fissati dalla Ue per il 2023 parlano del 25% delle superfici in biologico».
Gianfranco Santi di Linfa, Azienda Speciale della Camera di Commercio delle Marche per il settore agroalimentare, ha dettato uno dei prossimi obiettivi: «Abbiamo prodotti agroalimentari che ci invidiano ovunque, perché eccellenti come qualità e spesso proposti a un prezzo inferiore rispetto a prodotti analoghi più blasonati. Dobbiamo cercare di portare valore aggiunto a queste situazioni».
«Cosa significa sostenibilità? Dare al nostro tessuto produttivo la competitività che merita» ha puntualizzato il presidente di Amap Marche Marco Rotoni. Anche Isabella Brega, caporedattrice di Touring magazine intervenuta in qualità di relatrice, detta importanti driver su cui sviluppare questo progetto di rilancio: «Sostenibilità, sicurezza, servizi e verità (massima attenzione alle recensioni social) sono importanti parole chiave da tenere presenti».
Primo assaggio di questo grande progetto di sistema a Tuttofood Milano, la fiera della filiera agroalimentare in programma dall’8 all’11 maggio nel quartiere fieristico di Rho. Presenti una cinquantina di aziende produttrici di eccellenze enogastronomiche marchigiane per portare all’attenzione degli operatori del settore realtà spesso poco conosciute della ricchezza agroalimentare marchigiana.