Il Mipaaf ha stanziato 10 milioni per valorizzare le mense biologiche. Un fondo messo a disposizione dei comuni italiani, volto a ridurre i costi a carico dei beneficiari del servizio e a realizzare iniziative di informazione e di promozione nelle scuole.
In particolare si tratta della seconda annualità del fondo previsto dal decreto legge n. 50 del 24 aprile 2017 (che prevedeva 10 milioni per 3 anni).
Per essere qualificata come biologica la mensa scolastica è tenuta a rispettare, con riferimento alle materie prime di origine biologica, le percentuali minime di utilizzo in peso per singola tipologia di prodotto: frutta, ortaggi, legumi, prodotti trasformati di origine vegetale, pane e prodotti da forno, pasta, riso, farine, cereali e derivati, olio extravergine, almeno 70%; uova, yogurt e succhi di frutta 100%; prodotti lattiero caseari - escluso lo yogurt-, carne, pesce da acquacoltura almeno 30%.
Cibi genuini meno costosi
«Mangiare sano a scuola non sarà più costoso. Con questo fondo infatti permettiamo alle scuole e alle famiglie di mettere nei piatti delle nuove generazioni prodotti genuini e sani, usufruendo di pasti di altissima qualità preparati con ingredienti biologici certificati in un contesto di condivisione e socialità. Il sostegno del Ministero permetterà alle scuole e alle famiglie di offrire menu biologici senza spese aggiuntive sul costo delle mense» ha commentato il sottosegretario del Mipaaft, Franco Manzato.
L'obiettivo futuro da parte del Ministero è quello di moltiplicare le richieste di adesione al fondo da parte dei Comuni. Il Mipaaft - che da anni promuove una corretta alimentazione con il programma "Frutta nelle scuole" - con le mense scolastiche biologiche valorizza le produzioni agroalimentari sostenibili per l'ambiente.
Un importante aiuto ai Comuni
Federbio, la Federazione nazionale che tutela la filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica considera estremamente positivo lo stanziamento di 10 milioni di euro.
«Il sostegno del Governo ai Comuni virtuosi che utilizzano prodotti biologici nelle mense scolastiche è un segnale importante, che può consolidare e sviluppare le iniziative già messe in campo lo scorso anno da alcune Regioni. È anche l’occasione per ribadire l’importanza di una norma nazionale sulla ristorazione biologica che aumenti le garanzie per le mense pubbliche e consenta di fare chiarezza nell’ambito della ristorazione commerciale, accompagnando l’incremento dell’utilizzo di prodotti biologici nell’offerta di alimentazione fuori casa» ha affermato Paolo Carnemolla, presidente FederBio.