Tenuta Mara, uccelli, insetti, musica e arte per un sangiovese biodinamico

I 35 ettari della tenuta, a 10 km da Riccione, sono certificati Demeter. Un’azienda in equilibrio con l’ambiente con un’attenzione particolare per la biodiversità  

«Tutte le nostre vigne vedono il mare» racconta Leonardo Pironi, amministratore della Tenuta Mara, azienda agricola situata sui colli romagnoli di San Clemente, a 10 km da Riccione e circa a 250 metri sul livello del mare.

L’azienda nasce nel 2007 anno in cui l’imprenditore, Giordano Emendatori, fondatore e presidente di Mec3, azienda leader mondiale nella preparazione di prodotti per la gelateria, decide di coltivare la sua passione per il vino e dedicare alla moglie Mara la Tenuta.

Dopo l’impianto delle viti, l’azienda si era affidata a professionisti esterni credendo che «per fare il vino più buono d’Italia bastasse chiamare l’enologo più bravo d’Italia». In realtà il risultato era un vino omologato, che non aveva caratteristiche peculiari e che non rappresentava il territorio di provenienza.

Continua Pironi: «Sono sempre stato appassionato di bioagricoltura e mi ero avvicinato alla biodinamica a livello personale. Quando ne parlai a Emendatori, la prima reazione fu di scetticismo, ma dopo aver letto articoli che parlavano di prestigiose cantine francesi che utilizzavano questo metodo agricolo, non per la certificazione in sé, ma per i risultati di tipo qualitativo, anche lui si è convinto a fare questo passo. Abbiamo frequentato vari corsi, anche quelli organizzati dall’Associazione per l’Agricoltura biodinamica e, con l’aiuto di consulenti esterni, siamo arrivati a gestire l’azienda secondo i principi della biodinamica. Oggi siamo tutti convinti che questo sia uno dei metodi più all’avanguardia per quanto riguarda il rispetto del prodotto e dell’ambiante dove si lavora».

Terreni difficili ma “generosi”

I terreni prevalentemente collinari della Tenuta Mara sono calcareo-argillosi, terreni difficili da coltivare ma che possono essere anche molto generosi dal punto di vista dei risultati di prodotto.

«Dopo un paio di anni che avevamo iniziato a fare le lavorazioni biodinamiche -  continua Pironi -, ho notato che il terreno delle vigne era diventato più soffice e che, dopo la pioggia, si asciugava più velocemente tanto che non si attaccava alle scarpe come invece avveniva nei terreni non trattati. Inoltre era cambiato l’odore della terra, che ora profuma di sottobosco”.

I 35 ettari della Tenuta sono oggi certificati Demeter e non ci sono state particolari difficoltà nella conversione al biodinamico anche perché, dai primi 3 ettari coltivati a vigna, si è passati agli attuali 11 ettari attraverso un percorso di crescita graduale, con acquisizioni di nuovi appezzamenti anno dopo anno. L’azienda ha quindi avuto il tempo di strutturarsi, formare gli addetti e prendere confidenza con le nuove tecniche.

La Tinaia (foto Riccardo Gallini)

Dei 24 ettari non dedicati alla produzione del vino, 2 sono a uliveto, 2 a boscaglia e i restanti sono dedicati al prato pascolo da cui viene prodotto foraggio bio (con semi autoprodotti) che viene utilizzato per il fabbisogno del maneggio aziendale e venduto all’esterno.

Tre cavalli sono presenti presso la Tenuta Mara, a beneficio sia degli ospiti dell’agriturismo che della chiusura del ciclo aziendale: è loro infatti il letame con cui sono fatti i cumuli per il compost che poi viene distribuito nei prati pascoli e negli uliveti.

Interventi nel vigneto

In vigna la gestione delle lavorazioni avviene per filari alterni e prevede, a fine vendemmia, il passaggio di un ripuntatore per sgretolare le zolle in modo da ridurre al minimo l’alterazione del profilo degli strati del terreno; affinata la terra, viene praticato il sovescio con la semina di un mix di essenze biologiche che può arrivare anche a 30 varietà diverse e che viene modificato negli anni a seconda del clima.

La cantina della Tenuta Tinaia

«Per esempio, nel 2017, che è stato un anno molto caldo e siccitoso - continua - abbiamo fatto un sovescio più semplice con prevalenza di favino, lupino e veccia, ma normalmente utilizziamo anche tutti i tipi di trifoglio, senape, crucifere…».

Le essenze arrivano a fioritura e poi vengono trinciate e vangate per incorporarle nel terreno e favorirne la vitalità ripopolando le radici delle vigne con tutti quei microrganismi utili al loro benessere.

Recentemente è stato anche acquistato un trattore quadricingolo per diminuire il più possibile il compattamento del suolo. Vengono eseguiti trattamenti con rame calce e zolfo, rimanendo comunque al di sotto di 3 Kg/ha.

Il vino, 50mila bottiglie provenienti da vitigni Sangiovese, a cui è aggiunto quantità minime di solfiti e che è prodotto ponendo una grande attenzione alla gestione della luce e dell’aria, viene venduto prevalentemente all’estero: il 55% in America e in Asia (Cina, Hong Kong, Giappone, Corea) il 30% in Europa (Danimarca, Germania, Svezia e Francia) e il restante 15% in Italia ad enoteche e ristoranti.

Biodiversità in primo piano

Nella tenuta Mara molta importanza viene data alla salvaguardia della biodiversità, perché si ritiene che un ambiente riccamente popolato freni in maniera efficace l’azione di eventuali predatori che arrivano dall’esterno.

Un'altra veduta della cantina della Tenuta Tinaia

In prossimità delle vigne sono state piantate diverse centinaia di metri di siepi di varietà autoctone e svariate sono le aiuole boschive complete anche di frutti selvatici. Quest’ultimi hanno l’importante funzione di nutrire i tanti uccelli presenti nella tenuta. Infatti in azienda, anche all’interno dei vitigni, sono stati installati 800 nidi per uccelli.

«Ci siamo avvalsi - spiega Pironi - di una ditta tedesca che fa nidi per volatili utilizzando calcestruzzo, paglia e sabbia. Si tratta di pali, alcuni dei quali colorati e con forme particolari, che possono arrivare a 4 metri di altezza e che sono stati studiati appositamente per ospitare falchetti, barbagianni, pipistrelli, upupe e molti altri tipi di uccelli».

Paradiso degli uccelli

Il fatto che la biodiversità sia tenuta di massimo conto emerge anche considerando il tempo che viene speso per la manutenzione di questi nidi che, ogni anno, devono essere ripuliti dalle impalcature fatte dagli uccelli.

Un ornitologo ha seguito i lavori per i primi 3 anni affiancando gli addetti in questa nuova mansione e facendo uno studio apposito per capire quali specie partecipassero a questo ripopolamento.

«Oggi siamo autonomi e siamo molto orgogliosi del fatto che abbiamo 6 coppie di falco Gheppio che ormai da 4 anni tornano a nidificare da noi».

L’intento di incrementare al massimo la biodiversità all’interno dell’azienda si manifesta anche nei prati che arrivano alla fioritura prima di essere tagliati. Lo sfalcio è sempre controllato mantenendo un equilibrio tra disordine e ordine che valorizza e rispetta la bellezza del paesaggio.

«Abbiamo anche creato 6 pareti nido per gli insetti della famiglia degli imenotteri, costruiti con un mix di canne, mattoni forati e coppi ribaltati, mischiati a ramaglia, che risultano luoghi graditi per il popolamento di queste specie. Una di queste è alta 5 metri e nell’insieme queste istallazioni hanno anche una valenza artistica».

Nella Tenuta infatti sono presenti numerose opere d’arte en plein air come “l’Arco della rotonda della Besana” di Mauro Staccioli, l’opera “Hermes conduce il sole” di Giò Pomodoro, “L’incontro” di Pietro Sbarluzzi e le statue neoclassiche “Le quattro stagioni” che vegliano sull’orto biodinamico.

Musica 24 ore su 24

La sala della musica della Tenuta Tinaia

Ma non finisce qui, perché 6 anni fa, in un ettaro di vigna che in passato era molto in sofferenza perché esposto ai venti caldi africani, sono state installate particolari casse che emettono musica classica 24 ore su 24. E da allora il vigneto si è adeguato agli standard delle altre vigne, iniziando anche lui a dare frutti di qualità.

Pironi non si sbilancia, «perché in agricoltura a volte è difficile capire quale fattore influisca su un dato risultato», ma rimane il fatto che la musica di Mozart continua, giorno e notte, a fare compagnia e allietare tutti gli esseri viventi che hanno la fortuna di passare di là.

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Tenuta Mara, uccelli, insetti, musica e arte per un sangiovese biodinamico - Ultima modifica: 2019-06-11T17:14:48+02:00 da Alessandro Maresca

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