Siccità, la Sicilia dirotta cento milioni del Psp per opere irrigue

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Saranno concessi contributi in conto capitale per coprire fino all'80% delle spese sostenute per realizzare invasi, vasche e serbatoi, migliorare quelli esistenti attraverso impermeabilizzazione, modellamento e messa in sicurezza, oltre alle opere di captazione e ai sistemi di raccolta e stoccaggio delle acque

La Regione Siciliana alle prese con misure straordinarie per fronteggiare la siccità e garantire un futuro sostenibile all’agricoltura locale. Il Dipartimento regionale dell’Agricoltura, guidato da Dario Cartabellotta, ha recentemente richiesto alla Commissione europea la rimodulazione del Piano Strategico della Pac 2023-2027 e del Psr 2017-2022, per destinare quasi 100 milioni di euro a interventi mirati contro la siccità. Questa novità è stata comunicata dallo stesso Cartabellotta durante un incontro organizzato dal neo eurodeputato Giuseppe Antoci con agricoltori, allevatori e associazioni di categoria agricole che si è svolto lo scorso 20 luglio a Santo Stefano di Camastra in provincia di Messina.

Misure anti-siccità e contributi competitivi

Il piano prevede la concessione di contributi in conto capitale pari all’80% della spesa ammissibile, rendendo la misura significativamente più competitiva rispetto ad altre come la 4.1 del Psr o la SRD01 del Psp, che offrono un contributo del 50%. Questa misura è destinata agli agricoltori, sia singoli che associati, mentre i Comuni, anche consorziati tra loro, e i Consorzi di Bonifica riceveranno contributi al 100% per investimenti in prevenzione contro rischi di inondazioni e alluvioni, opere cruciali per prevenire la perdita del potenziale produttivo agricolo, ma anche per interventi volti a ridurre gli effetti nefasti della riduzione delle precipitazioni.

Interventi finanziabili e pubblicazione dei bandi

Non appena arriverà l’approvazione della Commissione europea, verrà pubblicato un nuovo bando a valere sulla misura 5.1 del Psr 2013-2022 revisionata sulla base delle nuove necessità, per finanziare numerosi interventi. Questi includeranno la realizzazione di invasi, vasche e serbatoi, oltre al miglioramento di quelli esistenti attraverso impermeabilizzazione, modellamento e messa in sicurezza, oltre alle opere di captazione e ai sistemi di raccolta e stoccaggio delle acque.

Innovazione tecnologica e sostenibilità

Gli interventi non si fermano qui: verranno supportati anche il recupero e il trattamento delle acque reflue aziendali insieme ai sistemi di misurazione, controllo, telecontrollo e automazione, e la realizzazione di sistemi di gestione intelligente dell’irrigazione tramite remote sensing e/o proximal sensing. Un’altra novità significativa è il finanziamento di minidissalatori e dei relativi impianti fotovoltaici per la loro alimentazione: una soluzione essenziale se le condizioni di siccità dovessero persistere.

Procedure più snelle

Grazie alle nuove regole comunitarie, sarà possibile anticipare il 50% delle spese con i fondi della vecchia programmazione e completare il finanziamento con le risorse della nuova. Questo approccio permetterà di utilizzare un solo bando anziché due, semplificando le procedure e migliorando le performance di spesa del Psr 2014-2022, attualmente minacciato dai numerosi “ripensamenti” delle aziende in posizione utile al finanziamento delle misure di investimento.

L'impegno della Regione

La Sicilia, come molte altre regioni del Mediterraneo, è stata duramente colpita dai cambiamenti climatici che hanno causato una riduzione significativa delle precipitazioni. Questo ha messo a dura prova l’agricoltura locale, un settore già fragile ma che resta cruciale per l’economia regionale. L’obiettivo primario in questo momento è quello di fronteggiare la siccità e trovare soluzioni durature per mitigarne gli effetti futuri. Il Commissario per l’emergenza idrica in agricoltura, Dario Cartabellotta, ha sottolineato l’importanza di questo intervento per garantire un futuro sostenibile al settore agricolo siciliano: «Si tratta di iniziative utili a supportare gli agricoltori che vogliono investire in infrastrutture e tecnologie che possano garantire la resilienza del settore agricolo di fronte alle sfide future. Offriamo loro gli strumenti necessari per affrontare la crisi idrica e per investire in soluzioni sostenibili e innovative».

Non piú opere faraoniche dai tempi di realizzazione mai prevedibili, quindi, ma piccoli e puntuali investimenti che dovrebbero garantire maggiore efficienza e controllo. Nella speranza che, comunque, Giove Pluvio si ricordi della Sicilia e più in generale del Meridione d’Italia.

Siccità, la Sicilia dirotta cento milioni del Psp per opere irrigue - Ultima modifica: 2024-07-23T14:49:42+02:00 da Simone Martarello

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