Un'enorme banca dati vivente che custodisce oltre 32 mila campioni di suolo differenti fisicamente, chimicamente e prelevati in luoghi geograficamente lontani fra loro.
È la prima pedoteca inaugurata il 5 dicembre in Italia dal Crea in occasione della Giornata Mondiale del suolo 2022. «In Europa ne esistono altre 4, ma quella del Crea può vantare il massimo quantitativo di campioni conservati».
Lo ha detto il presidente del Centro Carlo Gaudio alla cerimonia di inaugurazione presso l’ azienda sperimentale di Fagna (Firenze).
L’evoluzione dagli anni ‘30
«A oggi custodiamo 32.612 campioni di suolo, un numero in continua crescita, cui e ne possono aggiungere un altro migliaio provenienti da uno dei primi studi condotto tra gli anni '30 e i primi anni '50 del secolo scorso».
Insomma, un patrimonio scientifico unico nel suo genere che potrà dare importanti risposte sulla gestione agronomica della seconda metà del 900 e che attirerà numerosi qualificati ricercatori italiani e stranieri. Si tratta, infatti, di un patrimonio di conoscenze e di dati relativi al suolo, risorsa talvolta ancora sottovalutata, attraverso cui passano sicurezza alimentare, tutela degli ecosistemi e contrasto al cambiamento climatico.
Usi agrari e forestali
È tra le prime nel mondo per quantità di campioni di suolo custoditi in appositi contenitori plastici in quantità variabili tra 100 grammi e 1 kg e provenienti da 13.156 scavi pedologici effettuati in Italia.
Al momento sono esposti circa 5.500 campioni che derivano da moltissimi usi del suolo (agrari, forestali, naturali). Tali informazioni costituiscono un database disponibile per tutti i ricercatori che avranno l'opportunità non solo di accedere ai dati condivisi, ma anche di studiare i suoli già caratterizzati dai ricercatori italiani, prendendone una piccola porzione per svolgere ulteriori analisi non ancora effettuate.