Meccanizzazione, zootecnia e alimentazione rappresentano da sempre i tre pilastri dell’ agricoltura italiana. Qualità, diversificazione del prodotto e rispetto dell’ambiente sono le caratteristiche che accomunano i tre settori.
La meccanizzazione agricola
La meccanizzazione agricola rappresentata un comparto d’eccellenza del “made in Italy”, con un fatturato stimato in oltre 11 miliardi di euro annui. Per il futuro il settore spera in politiche che creino condizioni di maggiore competitività e redditività, che consentirebbero alle imprese investimenti più consistenti per l’acquisto di tecnologie innovative. Il rinnovo del parco macchine e l’introduzione di tecnologie di nuova generazione migliorerebbero la produttività e la qualità delle coltivazioni, da un lato riducendo l’uso di prodotti chimici e lo stress dei terreni, e dall’altro risparmiando risorse idriche e conservando la sostanza organica del suolo.
La zootecnia
Il sistema zootecnico è uno dei segmenti più dinamici dell’agricoltura comunitaria e nazionale, con circa il 40% dell’intero valore prodotto dal settore agricolo. Nel nostro paese l’attività di allevamento è caratterizzata da un forte orientamento alla qualità che si traduce nella presenza di una vasta offerta di prodotti certificati Dop e Igp. La maggiore sensibilità dei consumatori per l’origine della materia prima e i metodi di produzione obbliga le aziende ad andare verso sistemi di allevamento sempre più sicuri, rispettosi dell’ambiente e del benessere animale. Fondamentale anche il miglioramento genetico, attività cardine del sistema allevatori del nostro Paese, con cui si assicura la produzione di latte, carne e derivati con i più elevati standard di sicurezza alimentare e di qualità, valorizzando la tipicità e la biodiversità delle nostre produzioni zootecniche.
L’agroalimentare italiano
L’attenzione verso le produzioni di qualità e la provenienza delle materie prime evidenziata per le produzioni zootecniche, così come l’interesse per il biologico, rappresentano i nuovi tratti distintivi dell’agroalimentare italiano. Le imprese sono chiamate a rispondere a queste esigenze attraverso ristrutturazioni di filiera e strategie di valorizzazione commerciale dei prodotti.
Agriumbria, l’ agricoltura italiana in mostra
Su questi temi scenderà in campo Agriumbria, la mostra nazionale di agricoltura, zootecnia e alimentazione, dal 29 al 31 marzo 2019, nel centro fieristico di Umbriafiere, a Bastia Umbra (Pg).
Dal 1969 Agriumbria rappresenta un punto di riferimento del settore agricolo, una manifestazione con l’obiettivo di promuovere le attività agricole e zootecniche dell’Italia centrale, nonché un momento di discussione sulle prospettive e sul futuro dell’agricoltura. Nel 2018 la rassegna ha superato i 450 espositori e oltre 80 mila visitatori in tre giorni.
In vetrina le migliori tecnologie e attrezzature per l’agricoltura, le rassegne zootecniche e i tanti argomenti di attualità che saranno alla base di un momento di confronto tra offerta, domanda e mondo scientifico.
“Amare la terra, amare la vita” è lo slogan scelto per questa nuova edizione. «Come al solito puntiamo sulla qualità degli espositori, degli operatori e naturalmente del programma che ormai da qualche anno è sempre più indirizzato all’innovazione – spiega Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere – il tutto legato alla storia di questa fiera in richiamo ai valori dell’agricoltura perché la terra è vita e noi oggi più che mai dobbiamo trasmettere questi valori».
Le aree tematiche
Il programma per questa edizione sarà molto ricco di attività:
- Esposizione di macchine, attrezzature agricole, tecnologie digitali e macchine per l’agricoltura di precisione.
- Le mostre e le rassegne zootecniche.
- I concorsi zootecnici dedicati alla Nazionale Romagnola, la Nazionale Charolaise e la Nazionale Limousine.
- Milktec, il salone dedicato alla tecnologia per la filiera lattiero-casearia, in cui verranno presentate le ultime tecnologie per la mungitura e la lavorazione del latte.
- I saloni specializzati Bancotec, Enotec, Oleatec e le aree espositive nelle quali verranno proposte soluzioni di innovazione dei mezzi tecnici.
- L’Osservatorio Agriumbria sul consumo nazionale di carne di qualità, un vero e proprio rapporto sugli allevamenti e le tendenze dei consumatori nei confronti della carne certificata e di qualità.
- Attività dedicate alla formazione. Rientrano in questo ambito le attività in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia, sui temi dei giovani in agricoltura, e l’Ordine dei giornalisti che porterà nei giorni di fiera una delegazione della stampa specializzata per un corso di formazione su innovazione meccanica, benessere animale, allevamenti di razze autoctone, per imparare a come comunicare l’agroalimentare ai nuovi consumatori.