Enpaia e il Comitato unitario dei professionisti (Cup) si schierano con il Collegio nazionale degli agrotecnici nella battaglia contro la convenzione tra Agea e Caa che dal primo ottobre 2021 escluderà i liberi professionisti dai centri di assistenza agricola.
La cassa di previdenza degli addetti e degli impiegati in agricoltura e la principale organizzazione dei liberi professionisti, con 1,1 milioni di iscritti, hanno deciso di appoggiare il ricorso al Tar presentato dagli agrotecnici, che dovrebbe essere discusso dal Tribunale amministrativo del Lazio in 26 gennaio.
"La decisione del Cup - si legge in una nota del collegio nazionale degli agrotecnici - si è determinata in ragione del principio che qui è messo in discussione: il diritto dei liberi professionisti di poter svolgere pacificamente la loro attività, senza discriminazioni".
Enpaia, pensioni a rischio
Mentre Enpaia vuole evitare che i liberi professionisti perdano il proprio lavoro, perché in quel caso la cassa di previdenza ne avrà un danno economico rilevante. Infatti molti iscritti potrebbero cancellarsi, oppure, avranno un calo importante del loro fatturato e conseguentemente della contribuzione previdenziale.
«La gestione previdenziale degli agrotecnici e degli agrotecnici laureati è sempre stata al fianco e a supporto dei propri iscritti, che ora più che mai devono essere sostenuti e difesi nel diritto di poter svolgere liberamente l’attività da loro legittimamente scelta – ha detto il coordinatore del comitato agrotecnici Alessandro Maraschi – non è possibile discriminare un tecnico agrario in base alla figura giuridica, dipendente o lavoratore autonomo, con cui opera».
Il riferimento è alla presunta violazione dell’art. 4 della Costituzione, che garantisce il diritto al lavoro di tutti i cittadini.