Dalla ricerca in agricoltura ai cibi sintetici, dalla sovranità alimentare al consumo del suolo, sono alcuni dei tanti temi discussi al Tavolo sulle priorità del mondo agricolo, convocato per la prima volta al Masaf e che ha visto la presenza di dodici ex ministri del dicastero di Via XX Settembre. «Ho trovato tanti spunti dai colleghi che mi hanno preceduto. I ministri cambiano, ma devono rimanere dei punti di convergenza che travalicano le singole esperienze di governo e che permettono di avere stabilità negli obiettivi», ha detto al
termine il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida.
Alla riunione voluta da Lollobrigida erano presenti gli ex ministri Stefano Patuanelli, Maria Teresa Bellanova, Maurizio Martina, Nunzia De Girolamo, Mario Catania, Francesco Saverio Romano, Luca Zaia, Paolo De Castro, Gianni Alemanno, Alfonso Pecoraro Scanio, Adriana Poli Bortone e Alfredo Luigi Diana.
Appuntamento fisso
«Questo è un primo incontro. Ce ne saranno degli altri. Ho chiesto ai miei colleghi la disponibilità a trasformare questa riunione in una conferenza degli ex ministri
che potrebbe essere anche replicata volendo in altri ministeri, affinché ci sia una continuità – ha detto Lollobrigida –. I governi non si sa mai quanto durano ma ci devono essere dei punti di riferimento».
«Di qui – ha precisato il ministro – una conferenza di questo tipo che vede presenti tanti che hanno appartenenze partitiche differenti e storie differenti ma che si ritrovano su alcuni obiettivi comuni».
Sovranità alimentare "europea"
Tra gli spunti, quello della sovranità alimentare «che a mio avviso – ha precisato – deve essere europea, perché noi abbiamo dei contenuti comuni in termini di valori democratici, che ci mettano in condizione di poter lavorare a una Europa che sia capace di essere indipendente da fattori contingenti come le guerre. Poi c'è la tutela del suolo e l'attenzione ai mutamenti climatici che ci mettono in condizione di immaginare culture differenti e cercare di trovare delle soluzioni che ci mettano al riparo, per esempio, da processi che azzererebbero la nostra produzione naturale, per esempio, con i cibi sintetici o coltivati».
Sull’alluvione il ministro ha ribadito che il Governo è intervenuto immediatamente «avviando un confronto con le rappresentanze degli agricoltori, andando nei luoghi colpiti per quantificare i danni, che ancora non possono essere del tutto definiti. Abbiamo stanziato fondi, attivato il nostro sistema assicurativo e ovviamente tutti quei provvedimenti necessari per evitare che si desertifichi il territorio».
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