Con il seminario “Web reputation”, parte il ciclo incontri di Agronetwork volti a rilanciare la competitività delle imprese agroalimentari
«Le nostre aziende agroalimentari devono guardare al mondo e il mondo è sempre più digitale. Dobbiamo aprirci a tutte le innovazioni che ci aspettano e prepararci a un cambiamento radicale di fare agricoltura». Con queste Parole Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, apre il primo incontro pubblico di Agronetwork, l’associazione costituita da Confagricoltura, Nomisma e Università Luiss Guido Carli, che intende progettare e rilanciare la competitività delle imprese agricole.
In questo nuovo scenario digitale, caratterizzato da una comunicazione senza intermediari, orizzontale, non verificata, senza scadenza e virale, è determinante per un’impresa, per garantire il successo del proprio brand, imparare a gestire la propria reputazione aziendale, analizzare potenzialità e rischi nella valorizzazione delle strategie del web marketing, sviluppare efficaci sistemi di difesa. Gestire e valorizzare la propria reputazione delle aziende è un tema sempre più centrale per l’industria agroalimentare italiana, che conta su un fatturato di quasi 140 miliardi di euro e un export di 35 miliardi.
Su questo punto e sull’importanza assunta dal web come fonte, quasi unica e ufficiale, di notizie e, purtroppo, anche di “fake news” (di cui il settore agroalimentare ne è spesso vittima), si è incentrato il seminario “Web reputation: gestione della reputazione aziendale nell’agroalimentare”, organizzato da Agronetwork il 19 ottobre presso la Luiss Business School di Roma.
«I social media stanno cambiando il mondo – ha ribadito Giansanti – e il sistema agroalimentare è particolarmente vulnerabile. Le nostre aziende devono imparare a gestire il web senza spaventarsi per la sua modernità e complessità. La gestione deve essere non solo professionale, ma anche quotidiana dove, alle competenze della comunicazione, devono accompagnarsi quelle di natura tecnica ed agronomica. In futuro una parte importante del nostro mercato verrà controllata dall’e-commerce, per questo bisogna costruire un sistema di relazioni valido con i social media, garantendo ai nostri consumatori sempre maggiore trasparenza e qualità delle scelte imprenditoriali, per mantenere alta la reputazione, cioè la stima e la credibilità riguardo al brand e ai propri prodotti».
Luisa Todini, presidente di Agronetwork, ha poi spiegato i passi che l’associazione metterà in campo nel prossimo futuro «Punteremo su: l’approfondimento della progettualità di filiera, la creazione di reti, la realizzazione di iniziative, fiere, eventi e manifestazioni per la valorizzazione del Made in Italy e per l’innovazione, anche su scala internazionale».