Filiere protagoniste al webinar di Terra e Vita/Edagricole dedicato al decreto sulla competitività delle filiere di mais, soia e legumi (leggi qui l'articolo). Un incontro on line di successo, con oltre 200 persone collegate da tutta Italia, nel quale il direttore delle politiche di filiera del Ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali, Alessandro Apolito, non si è sottratto al fuoco di fila di domande dei webascoltatori, coordinato da Angelo Frascarelli, docente all'Università di Perugia e membro del comitato scientifico di Terra e Vita.
Domande ad Agea, ma non insieme alla domanda Pac
«A giorni, spero a ore, uscirà la circolare applicativa del decreto competitività dedicato alle filiere di mais, soia e legumi - sottolinea Apolito -. Una misura che pensavamo inizialmente solo per il mais, ma che sentendo le parti interessate abbiamo pensato di allargare anche a soia e legumi. E dalla quale ci aspettiamo un grande ritorno, come già successo per il grano duro. Non è un caso l'interesse che si vede in questo incontro. Le filiere possono dare garanzie maggiori all'agricoltore e i 100 euro/ha previsti rappresentano un segnale importante. Abbiamo avuti alcuni ritardi ma contiamo di gestirli insieme ad Agea, al quale andrà presentata la domanda. Domanda la cui scadenza di presentazione (a oggi prevista per il 15 giugno 2020, ndr) vorrei non combaciasse con la scadenza della domanda unica Pac».
Mais zootecnico e da granella, non da biogas
Apolito rimarca i fondi destinati alle filiere (oltre 20 milioni di euro) per gli anni 2020-2021 e, rispondendo agli agricoltori, chiarisce alcuni punti chiave dell'ammissibilità delle domande. Che, peraltro, non avranno, come specificato, un modello unico di riferimento nella contrattazione fra agricoltore, cooperativa, consorzio o industria. «Per il mais sì a contratto per uso zootecnico e da granella, non per quello utilizzato per i biogas. E anche per quello insilato mi pare lo stesso discorso del biogas»
Sì alla soia di secondo raccolto, sì alle colture bio e grande attenzione alle filiere vere «con un crescente impegno sui controlli».
De minimis a 25.000 euro?
Ma il webinar di Terra e Vita ha toccato anche altri temi collegati al discorso filiere. Sui problemi evidenziati da alcuni agricoltori che segnalavano l'esiguo limite del 'de minimis', Apolito è sembrato più che possibilista. «Difficile in questo momento promettere, ma è in fase molto avanzata la proposta dell'innalzamento da 20mila a 25mila del 'de minimis'. Non è uno stravolgimento epocale, ma per molti agricoltori si tratta di un supporto di rilievo».
Decreto grano duro imminente
Apolito parla a ruota libera anche del decreto a sostegno delle filiere del grano duro.
«È già stato firmato dal ministro dell'Economia ed è ora alla Corte dei Conti per il via libera definitivo. Quindi siamo in dirittura d'arrivo e questa volta possiamo ragionare su un decreto che ha un orizzonte fino al 2022 e che consente di programmare strategie».
E agli 'arrabbiati' che non hanno ancora ricevuto i fondi del decreto grano duro 2018, il dirigente Mipaaf risponde con un mea culpa. «I ritardi ci sono stati - spesso non per colpa del Ministero ma non importa - e lavoriamo per recuperare i problemi. Stiamo cercando - conclude Apolito - di far arrivare i 30 milioni di euro arretrati: 6,5 milioni sono già arrivati nelle tasche degli agricoltori e 3,8 arriveranno questa settimana. In poche settimane contiamo di pagare tutti i fondi».