Non c'è pace per il commissario polacco designato all'Agricoltura, Janusz Wojciechowski. A poche ore dalla chiusura senza conseguenze dell'inchiesta per la contestata gestione di alcuni rimborsi per spese di viaggio ricevuti quando era europarlamentare, è arrivato lo stop alla sua candidatura a commissario perché la sua audizione non ha convinto i colleghi.
Dopo lo stop ai due commissari designati da Bucarest e Budapest, la romena Rovana Plumb e l'ungherese Laszlo Trocsanyi, giudicati non idonei dalla commissione affari giuridici, si complica ulteriormente il cammino di Ursula von der Leyen per la formazione della sua commissione. Tutti e tre i candidati provengono dai Paesi dell'Europa orientale. In base a quanto si apprende al Parlamento Ue, nel voto odierno, a porte chiuse, dei coordinatori della commissione Agricoltura, seguito all'audizione di Wojciechowski, non sarebbero stati raggiunti i due terzi necessari per dare il via libera alla sua candidatura. Adesso gli eurodeputati scriveranno una lettera al presidente del Parlamento Ue, David Sassoli, con nuove domande per il commissario.
Nuova audizione l'8 ottobre
Se le risposte non convinceranno i coordinatori, che torneranno a riunirsi l'8 ottobre, verrà convocata un'audizione suppletiva per Wojciechowski, al termine della quale si terrà un voto a maggioranza semplice della commissione Agri. Le stroncature al polacco sono arrivate dai diversi schieramenti politici nell'emiciclo. «Wojciechowki non è stato convincente. Abbiamo bisogno di una strategia più chiara per il futuro dei nostri agricoltori», ha scritto in un tweet l'eurodeputato del Ppe Herbert Dorfmann. «Ci aspettavamo risposte molto più dettagliate e ambiziose in difesa dell'agricoltura europea, in particolare contro il rischio di rinazionalizzazione della Politica agricola insita nella proposta di riforma dell'esecutivo europeo», ha commentato l'eurodeputato del Pd Paolo De Castro. «L'audizione è stata molto deludente», ha osservato da parte sua l'eurodeputata del M5s Daniela Rondinelli, mentre Renew Europe ha sottolineato che sono «necessarie ulteriori chiarificazioni da parte del commissario designato».
Rimborsi spese, per l'Olaf nessun illecito
Nessun intervento disciplinare o giudiziario deve essere avviato nei confronti del candidato polacco al posto di commissario all'agricoltura, Janusz Wojciechowski, per la contestata gestione di alcuni rimborsi per spese di viaggio ricevuti quando era europarlamentare: questa la conclusione a cui è giunto l'Olaf, l'ufficio antifrodi europeo, che ha così chiuso l'inchiesta avviata nel 2016. L'Olaf si è limitato a raccomandare al Parlamento Ue il recupero di 11.243 euro, cifra che per altro Wojciechowski ha già restituito.