Bonifiche Ferraresi e 4 consorzi agrari insieme per sfidare le multinazionali

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Aumento di capitale da 61 milioni per il colosso di Jolanda di Savoia. I quattro consorzi conferiscono a Cai i rami d'azienda operativi strumentali alle attività di commercializzazione, produzione ed erogazione di servizi e di prodotti agricoli

Dopo qualche tira e molla e il "no" dei Consorzi Terre Padane e Nord Est, Bonifiche Ferraresi ha raggiunto un accordo con i Consorzi agrari dell'Emilia, del Tirreno, Adriatico e del Centro Sud per la creazione di un soggetto nazionale integrato (Cai Srl) tra il gruppo agroindustriale e le reti territoriali di vendita dei prodotti per gli agricoltori dei quattro consorzi.

Bf Spa, aumento di capitale da 61 milioni

L'operazione prevede la partecipazione dei soggetti in Cai, il cui capitale sociale era detenuto integralmente da Scca - Societò Consortile Consorzi Agrari d'Italia ScpA. Queste le modalità: i quattro consorzi agrari sottoscrivono l'aumento di capitale conferendo i rami d'azienda operativi strumentali alle attività di commercializzazione, produzione ed erogazione di servizi e di prodotti agricoli. Bf Spa sottoscrive l'aumento di capitale in denaro pari a 61 milioni di euro. Per effetto della sottoscrizione degli aumenti di capitale le partecipazioni in Cai risulteranno essere le seguenti: Bf Spa 36,79%; al Consorzio Agrario dell'Emilia il 31,10%; a quello del Tirreno il 20,02%; Consorzio Agrario dell'Adriatico 1,84%; Consorzio Agrario del Centro Sud 6,29%.

«BF Spa realizza un altro fondamentale pilastro del proprio piano industriale − ha dichiarato l'amministratore delegato di Bonifiche Ferraresi Federico Vecchioni − consolidando la sua vocazione di hub strategico e dimostrandosi capace di generare valore per tutti i propri stakeholder dall’integrazione virtuosa della filiera alimentare 100% italiana dalla terra al cibo».

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Federico Vecchioni, amministratore delegato di Bonifiche Ferraresi

Coldiretti: unica via per avere potere contrattuale

«Con il 75% del mercato degli agrofarmaci e il 63% di quello delle sementi nelle mani di sole tre multinazionali a livello mondiale è evidente la necessità per l'Italia di rafforzare il sistema dei Consorzi agrari che sono l'unica struttura degli agricoltori italiani in grado di sostenere il potere contrattuale delle imprese agricole». Così il presidente della Coldiretti Ettore Prandini ha commentato l'operazione.

Bonifiche Ferraresi, precisa l'organizzazione agricola, ha deciso di sottoscrivere l'aumento di capitale di Cai dando vita a un polo riferimento di centinaia di migliaia di aziende diffuse capillarmente su quasi tutto il territorio, comprese le aree più difficili, a sostegno dello sviluppo e della competitività dell'agricoltura italiana, di fronte al crescente strapotere delle multinazionali nel mercato dei mezzi tecnici oltre che su mercati sensibili come quelli delle sementi che mette a rischio la sovranità alimentare e la biodiversità dei singoli Paesi.

Bonifiche Ferraresi e 4 consorzi agrari insieme per sfidare le multinazionali - Ultima modifica: 2020-07-27T18:32:33+02:00 da Simone Martarello

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