Dovrebbe crescere del 25%, stando alle stime dell’Inc (International nuts council) tenutosi in India, la produzione mondiale di frutta a guscio, ovvero di 4,2 milioni di tonnellate. Una crescita sostenuta che sembra destinata a durare, dal momento che sono in continuo aumento nel mondo le superfici dedicate a mandorle, anacardi, nocciole, noci macadamia, noci pecan, pinoli, pistacchi e noci.
Con la premessa che sia ancora presto per fare delle stime precise si ritiene che le nocciole (sgusciate) cresceranno del 20%, raggiungendo le 475mila tonnellate, il 70% delle quali prodotte in Turchia. Ma a questo sorprendente risultato fa da contrappeso il calo delle produzioni di frutta a guscio in Brasile, che si stima possa attestarsi sul 46% in meno rispetto allo scorso anno. Questo pessimo risultato, che avrà certamente delle ripercussioni su tutta la catena della fornitura, è correlabile alle scarse precipitazioni che negli ultimi anni caratterizzano la foresta amazzonica, luogo in cui viene raccolta la frutta a guscio selvatica.
Continua comunque la crescita delle arachidi, tanto che nel 2017/2018 si dovrebbe arrivare a una produzione di 42 milioni di tonnellate: il 2% in più rispetto alla stagione precedente e ben il 16% in più rispetto alla media della decade. La produzione di questo legume è principalmente nelle mani della Cina e dell’India che a livello mondiale ne producono rispettivamente il 39% e il 18%.
Quanto alla frutta essiccata, ovvero datteri, albicocche essiccate, mirtilli rossi secchi dolcificati, fichi essiccati, prugne secche, uva passa, uva sultanina e ribes, si stima che se ne osserverà un aumento del 20% rispetto alla precedente media decennale e che nel 2017/2018 si arriveranno nel complesso ai 3 milioni di tonnellate prodotte. Tra tutte queste tipologie sono le albicocche essiccate a manifestare la crescita maggiore (il 35% in più rispetto all’anno precedente), arrivando a toccare le 229.500 tonnellate e con la Turchia ancora una volta nel ruolo di primo produttore mondiale, coprendo da sola il 63% della produzione totale. Sono però gli Stati Uniti a detenere il ruolo di primo produttori mondiali di mirtilli rossi essiccati dolcificati, dal momento che da soli riescono a rappresentare il 79% della produzione mondiale; la loro produzione è prevista in aumento del 10%, raggiungendo così le 200.300 tonnellate.