Mosche soldato alleate dell'innovazione. Un progetto di ricerca dell'Università di Modena e Reggio Emilia (Unimore) si è aggiudicato oltre 800mila euro come costola del progetto europeo 'Scalibur' (Tecnologie scalabili per il recupero dei bio-rifiuti urbani) per trasformare i rifiuti organici urbani e gli scarti della grande distribuzione in cibo per insetti e ottenere così biomateriali da poter riutilizzare per produrre mangimi, materie plastiche, energia, ma anche in ingredienti di alimenti.
Nove Paesi, ventuno partner
Coordinato dall'Istituto tecnologico di imballaggi, trasporti e logistica di Valencia, Scalibur coinvolge 21 partner distribuiti in 9 Paesi ed finanziato nell'ambito di Horizon 2020 con un budget di quasi 10 milioni di euro totali. «L'obiettivo - spiega Andrea Antonelli, coordinatore per Unimore - è recuperare e valorizzare i rifiuti organici urbani, gli scarti della
grande distribuzione, i fanghi provenienti dalla depurazione delle acque dei depuratori urbani per ottenere prodotti bio-based da reimmettere nel mercato».
Un modo, precisa, per limitare non solo l'impatto ambientale che deriva dalla gestione dei rifiuti, ma anche per generare "nuova ricchezza e posti di lavoro". Solo nell'Unione europea si calcola che oltre 100 milioni di tonnellate di rifiuti organici, corrispondenti a circa 200 chilogrammi a persona, vengono gettate ogni anno. Attualmente il 75% di questi finisce in discarica o è incenerita, producendo gas, quando si decompongono, e contaminando suolo e falde acquifere.
Insieme all'impresa partner Kour Energy, i ricercatori emiliani realizzeranno un impianto pilota per ricavare sostanze ad alto valore aggiunto da insetti che saranno allevati in massa nell'impianto realizzato grazie al progetto POR-FESR "ValoriBio" appena concluso.
ValoriBio, impianto pilota per gli insetti
Ma cos'è il progetto ValoriBio?
Il progetto - si legge nel sito dedicato - mira all’uso alternativo e valorizzazione sostenibile di scarti zootecnici ed altri rifiuti organici tramite insetti (mosche soldato).
Nello specifico si tratta:
- della realizzazione di un impianto dimostrativo per l’allevamento di mosche soldato (MS) su diversi substrati organici per produrre prepupe e compost di elevata qualità
- dell'isolamento e caratterizzazione di macromolecole da prepupe di mosche soldato e ottimizzazione dei processi di frazionamento;
- della progettazione, ottimizzazione, caratterizzazione delle proprietà fisiche e valutazione della completa biodegradabilità a fine ciclo delle bioplastiche derivante dalle proteine di prepupe di mosche soldato;
- dell'analisi agronomica del compost ottenuto per valutarne l’effettiva qualità (rapporto C/N, elementi nutritivi e analisi microbiologiche).
- delle valutazioni di sostenibilità e fattibilità di tutti i processi produttivi in termini di performance ambientale (LCA).
- dell'approfondimento sugli aspetti legali relativi a utilizzi alternativi dei rifiuti organici e all’uso degli insetti nell’alimentazione animale e umana.