Nei giorni in cui i settori agricolo e agroalimentare italiano cominciano a fare i conti con le conseguenze delle nuove restrizioni imposte al canale Horeca per provare a contenere l'epidemia di coronavirus, da Ginevra arriva una notizia che, seppur indirettamente, può essere letta in modo positivo. L'Organizzazione mondiale del commercio (Wto), ha autorizzato l'Ue a imporre dazi per 4 miliardi di dollari sui prodotti americani nell'ambito della controversia sull'aviazione civile, che vede coinvolte Boeing e Airbus.
Nel testo del dispositivo lungo 137 pagine, l'organizzazione guidata da Roberto Azevedo ha concluso che “gli effetti sfavorevoli” legati agli aiuti statali al colosso americano dell'aviazione si aggirano attorno ai 4 miliardi. Dunque l'Ue non può chiedere contromisure superiori a questo ammontare. Ma l'obiettivo di Bruxelles è eliminare i dazi ora in vigore.
Da Bruxelles invito al dialogo
Come noto da ottobre 2019 Washington colpisce i prodotti europei con tariffe da 7,5 miliardi di dollari. Tra questi molti alimentari italiani. Soprattutto formaggi e salumi, per un valore di circa mezzo miliardo di euro. La decisione del Wto, più che esacerbare lo scontro, dovrebbe facilitare un accordo tra le parti. «Ci impegneremo di nuovo con gli Stati Uniti in modo positivo e costruttivo − ha ribadito il vicepresidente della Commissione Ue con delega al commercio Valdis Dombrovskis −. Per noi il risultato migliore sarebbe un accordo negoziato. Senza un accordo del genere l'Ue agirà in linea con la decisione del Wto».
Parole che tendono la mano agli Usa. E il risultato delle imminenti elezioni presidenziali potrebbe rendere più o meno facile il dialogo. È prevedibile che se il presidente uscente Donald Trump fosse confermato alla guida della Casa Bianca per altri quattro anni la strada per un accordo sarebbe in salita.
Coldiretti: ci sono le condizioni per superare i dazi
«Ci sono le condizioni per superare i dazi aggiuntivi Usa che colpiscono il 25% delle esportazioni agroalimentari made in Italy per un valore di circa mezzo miliardo di euro su prodotti come Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Fontina, Provolone. Ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi e liquori come amari e limoncello». Così il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel commentare la decisione del Wto.
«Occorre ora avviare un dialogo costruttivo ed evitare l’acuirsi di uno scontro dagli scenari inediti e preoccupanti che rischia di determinare un pericoloso effetto valanga sull’economia e sulle relazioni tra Paesi alleati in un momento drammatico per gli effetti della pandemia − continua Prandini − gli Stati Uniti sono il primo mercato extraeuropeo per i prodotti agroalimentari tricolori per un valore che nel 2019 è risultato pari a 4,7 miliardi, con un ulteriore aumento del 4,8% nei primi sei mesi del 2020, anche se a giugno le difficoltà causate dal coronavirus hanno fatto segnare una inversione di tendenza (-0,9%)».