Dopo il via libera europeo dello scorso marzo (leggi qui), per l'applicazione della direttiva sulle pratiche sleali a livello nazionale serve un'accelerazione.
Accelerazione che chiedono all'unisono l'europarlamentare europeo Paolo De Castro e il ministro dell'agricoltura Teresa Bellanova al Forum internazionale dell'agricoltura di Coldiretti a Cernobbio.
Le pratiche sleali
Con il provvedimento si regolamentano 16 pratiche sleali, dal pagamento per servizi non resi all’obbligatorietà di un contratto scritto se richiesto dal fornitore, dall’abuso di informazioni confidenziali da parte dell’acquirente alle ritorsioni commerciali, dal pagamento per la gestione del prodotto alla consegna a quello per la gestione dei reclami dei clienti, dall’estensione del pagamento a 30 giorni per i prodotti deperibili e a 60 per quelli non deperibili fino al divieto di trasmettere al fornitore i costi di advertising.
«Il successo di marzo scorso - sottolinea De Castro - deve trovare rapido recepimento a livello nazionale. Perché il tempo passa e il settore attende l'applicazione delle norme».
«Dobbiamo velocizzare l'iter - rimarca Bellanova - perché il recepimento è un sistema di tutela per tutte le imprese».
Riserva di crisi da 400 milioni a 1,5 miliardi di euro
L'incontro fra l'europarlamentare e il ministro è l'occasione per ritornare sul tema dazi: «Confido ancora - evidenza De Castro - nella missione a Washington della prossima settimana del Commissario al commercio Cecilia Malmstrom e nella possibilità di bloccare l'entrata in vigore dei dazi. Ma se così non dovesse essere l'Europa ha tutte le armi per reagire con un fondo compensativo. Di fatto lo strumento c'è già, si chiama riserva di crisi. Che va ampliato di molto, portandolo dagli attuali 400 milioni a 1,5 miliardi di euro».