La richiesta di un’etichetta più chiara e leggibile e soprattutto più completa per i cibi destinati ai consumatori che seguono diete vegane o vegetariane, è contenuta nell’iniziativa dei cittadini europei presentata alla Commissione europea che il 12 novembre 2018 l’ha dichiarata accettabile.
Da quella data c’è un anno di tempo per raccogliere un milione di firme, necessarie ad obbligare la Commissione a prendere in esame concretamente la proposta formulata dal gruppo dei cittadini europei.
La richiesta di una normativa più rigida ma soprattutto più esplicita per i prodotti per vegani e vegetariani nasce dal fatto che attualmente le confezioni di tali alimenti riportano le indicazioni che interessano i vegani e i vegetariani, in maniera non facilmente comprensibile e soprattutto rinvenibile. Il Comitato dei cittadini europei chiede invece che sulle confezioni degli alimenti venga scritto solamente e obbligatoriamente una delle diciture ‘non vegetariano’, ‘vegetariano’ o ‘vegano’. L’iniziativa avvallata dalla Commissione mira a superare il percorso a ostacoli che chi non mangia carne deve sostenere tra gli scaffali dei supermercati.
L’iniziativa dei cittadini europei
Prevista dal trattato di Lisbona come strumento per consentire ai cittadini di influire sul programma di lavoro della Commissione, l'iniziativa dei cittadini europei è stata istituita nell'aprile del 2012 con l'entrata in vigore del regolamento riguardante l'iniziativa dei cittadini che attua le disposizioni del trattato. Nel 2017, nell'ambito del discorso del presidente Jean Claude Juncker sullo stato dell'Unione, la Commissione europea ha presentato proposte di riforma per l'iniziativa dei cittadini europei volte a renderla di più facile impiego.
Una volta registrata ufficialmente, l'iniziativa dei cittadini europei consentirà a un milione di cittadini provenienti da almeno un quarto degli Stati membri dell'UE di invitare la Commissione europea a proporre atti giuridici nei settori di sua competenza.
Come previsto dal regolamento sull'iniziativa dei cittadini, per essere ammissibile l'azione proposta non deve esulare manifestamente dalla competenza della Commissione di presentare una proposta legislativa e non deve essere manifestamente ingiuriosa, futile o vessatoria né manifestamente contraria ai valori dell'Unione.
IL MONDO DEI VEGETARIANI EUROPEI
Ci sono almeno 30 milioni di cittadini che non mangiano carne e prodotti animali in tutto il territorio dell’Ue, stando ai numeri della rete dell’Unione vegetariana europea (Evu), che raccoglie le associazioni che promuovono l’alimentazione alternativa a quella animale. Vuol dire che c’è almeno un 6% della popolazione dell’Unione europea che sposa questa filosofia di vita. I numeri per costringere la Commissione a lavorare alle nuove indicazioni in etichetta ci sono, almeno sulla carta. La parola agli europei che dovranno sottoscrivere la richiesta.