Formulare le tendenze di mercato e i prezzi indicativi del settore. Questo lo scopo della neonata Commissione Sperimentale Frumento duro voluta dal Mipaaf, che oggi si è riunita per la prima volta in via telematica. Nel corso dell'incontro, gli Uffici dell'Amministrazione, assistiti da Borsa Merci Telematica Italiana, hanno ufficialmente presentato il Regolamento di funzionamento della Commissione e i 20 Commissari, designati in numero paritetico dalle organizzazioni e associazioni di categoria rappresentative dei produttori agricoli e dell'industria di trasformazione, che saranno chiamati, nel corso del periodo di sperimentazione del nuovo strumento, a formulare le tendenze di mercato e i relativi prezzi indicativi del grano duro nazionale negli areali di produzione del Nord, del Centro e del Sud Italia.
La Commissione, oltre ai 10 Commissari indicati da Italmopa per la parte acquirente, sarà
costituita anche dai 10 Commissari rappresentanti la parte venditrice, indicati da Coldiretti (5 Commissari), Confagricoltura (2 Commissari), Cia (2 Commissari) e Liberi agricoltori (1 Commissario).
Buon lavoro da Italmopa e Cia
«Non posso che augurare buon lavoro alla neonata Commissione – afferma il presidente Italmopa-Associazione Industriali Mugnai d'Italia Silvio Grassi – e in particolare ai 10 Commissari della parte acquirente, tutti indicati da Italmopa, i quali metteranno a disposizione il loro prezioso bagaglio di esperienza e di profonda conoscenza dei mercati del grano duro in uno spirito di costruttivo confronto con la parte venditrice».
Auguri a cui si associa Cia-Agricoltori Italiani. "Si tratta – sottolinea l'organizzazione agricola – di uno strumento fortemente voluto e sostenuto da Cia, che plaude all'inizio del percorso operativo per la funzionalità della Commissione, seppure in una fase sperimentale. Il grano duro – prosegue Cia – è alla base della pasta, simbolo del Made in Italy nel mondo e della dieta mediterranea, e proprio l'Italia è il primo produttore europeo e il secondo produttore mondiale di grano duro. Per questo, favorire un percorso di maggiore trasparenza delle quotazioni resta uno strumento importante per la filiera grano duro-pasta".