Un'esposizione con 600 ampolle contenenti sementi e 120 teche che all'interno conservano le spighe di grano nate dagli incroci che Nazareno Strampelli aveva realizzato tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento. La mostra rappresenta il 20% dell'intera collezione composta da oltre 3.200 ampolle e 700 teche che si trovano nell'hangar dell'aeroporto di Rieti. È quella inaugurata alla presenza del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida al piano terra dell'edificio che ospita il ministero, in Via XX Settembre n. 20 a Roma.
Un evento che è stato anche l’occasione per raccontare la grandezza e l’importanza di Strampelli. Il visionario genetista che ha incentrato il suo lavoro più significativo sulla selezione e sul miglioramento delle piante cerealicole, soprattutto del frumento, sviluppando varietà ad alto rendimento e resistenti alle malattie.
Il museo presenta anche una ricostruzione dello studio di Strampelli, caratterizzato tra l’altro dal mobilio e dagli strumenti di lavoro usati dall'"uomo del grano". La mostra sarà visitabile nelle giornate di porte aperte del Masaf.
Figura straordinaria per la nostra agricoltura
«La figura di Nazareno Strampelli è straordinaria – ha detto Lollobrigida –. Uno scienziato che ha rappresentato una svolta per l’agricoltura. Approfondire la storia di personaggi come Strampelli ci rende orgogliosi e ci deve far avere la consapevolezza di quanto ci hanno lasciato – ha continuato il ministro –. Il settore primario è indissolubilmente legato al sistema delle produzioni agricole. Si parla molto di sicurezza alimentare. Come italiani abbiamo l'obbligo morale di essere guida in un percorso virtuoso per mantenere la qualità: non bisogna rinunciarvi per garantire la sicurezza alimentare. La nostra Nazione ha un patrimonio di eccellenze che nasce da migliaia di anni, da esperienze, da ricerche e da contaminazioni che devono essere messe al servizio dei Paesi in via di sviluppo – ha concluso Lollobrigida –. Per far crescere la sostenibilità ambientale, l’autosufficienza alimentare e la ricchezza in quelle Nazioni».
«La cultura italiana è anche e soprattutto cultura scientifica – ha sottolineato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano nel corso del convegno che ha anticipato il taglio del nastro del museo –. Rievocare la vita e l'opera di personalità come Strampelli, che hanno dato un contributo fondamentale all'innovazione dell'agricoltura credo sia fondamentale e sempre più noi ricorderemo anche gli scienziati, il loro lavoro, la loro dedizione e la loro opera».
L'impegno per ricostruire la stazione di granicoltura
Intervenuto alla presentazione anche Guido Castelli, Commissario straordinario per la ricostruzione del sisma 2016. Ha affermato: «Abbiamo attivato la procedura per il recupero e il ripristino dell’ex Stazione Sperimentale di Granicoltura Nazareno Strampelli di Rieti. Un intervento, del valore di circa 5,5 milioni di euro, che consentirà di ospitare nella struttura sia la collezione di Strampelli sia i corsi di agraria dell’Università della Tuscia. Sono molto lieto che alla storia e al lavoro di Nazareno Strampelli, nativo di Castelraimondo Comune nel cratere marchigiano, venga restituito l'onore che merita».
«Celebriamo un uomo che è stato uno dei più grandi scienziati della storia» – ha aggiunto il rettore dell'Università della Tuscia Stefano Ubertini.