Mega intesa per la sostenibilità del settore lattiero-caseario spagnolo grazie a un accordo siglato dall’intera filiera con poche eccezioni. Punta a riequilibrare la catena del valore e rispondere al crollo europeo dei prezzi scatenato da una somma di fattori: la fine delle quote latte, la proroga dell’embargo russo e il calo dell’export verso la Cina.
«È un accordo vasto per numero dei sottoscrittori, ambizioso per quanto consentito dal nostro ordinamento giuridico e dalle regole europee sulla concorrenza (non fissa un prezzo minimo); volontario e dunque privo di sanzioni – afferma il ministro delle Politiche agricole, alimentari e ambientali, Isabel García Tejerina –. Favorirà l’intera filiera perché genererà più valore , ma i principali beneficiari saranno gli allevatori spagnoli».
Quali sono i punti principali dell’accordo? La gdo si impegna a non utilizzare il latte come prodotto civetta sugli scaffali (che lo banalizzano agli occhi del consumatore) e a introdurre contrattazioni a lungo termine con l’industria fornitrice. Ciò consentirà a quest’ultima di pianificare l’attività produttiva e gli acquisti presso gli agricoltori che, a loro volta, potranno organizzare meglio la produzione. La grande distribuzione si impegna inoltre a promuovere l’ identificazione dell’origine dei prodotti lattiero-caseari per migliorare le informazioni fornite ai consumatori circa il paese di origine della materia prima. Infine, fornirà al Ministero i dati sulle vendite di latte, a marchio della gdo o dell’industria.
L’industria promette di applicare, nei contratti, prezzi di acquisto e volumi in linea con l’evoluzione del mercato per contribuire alla sostenibilità delle aziende agricole e garantire i ritiri. Condividerà inoltre con gli allevatori l’incremento di prezzo realizzato grazie alla revisione dei contratti con la distribuzione. E, come la gdo, trasmetterà mensilmente i dati dei prezzi Tejerina ha detto: «Avremo una piena trasparenza sulla generazione di valore lungo la catena . Un settore trasparente è un settore che funziona sempre meglio».
E gli allevatori? Si impegnano a promuovere e ad aderire a organizzazioni dei produttori che raccolgano e rappresentino il maggior numero di allevatori singoli e cooperative. Obiettivo, costruire organizzazioni forti, capaci di ridurre i costi strutturali e a cui affidare la commercializzazione dei prodotti lattiero-caseari.
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