In Europa torna il lupo cattivo

La crescita della popolazione della specie selvatica e il reiterarsi dei danni agli allevamenti spingono il presidente della Commissione agricoltura dell’EuroParlamento Norbert Lins a proporre una revisione dello status di protezione garantito dalla Direttiva Habitat. Una riforma che incontra però forti resistenze da parte della Commissione

Rivedere la direttiva habitat e riconsiderare lo status di protezione del lupo.

È quello che si propongono di fare i legislatori europei di fronte alla crescita della popolazione europea di lupi e delle crescenti tensioni con la comunità agricola dell'UE, in particolar modo di chi deve gestire allevamenti al pascolo.

I vincoli della direttiva habitat

Norbert Lins

Al lupo oggi è garantito uno status di protezione legale dalla Direttiva Habitat. Ciò significa che sono vietate tutte le forme di cattura o uccisione deliberata di lupi in natura.

Norbert Lins, presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, afferma in un articolo pubblicato sul media digitale Euractiv che «è arrivato il momento di rivedere questa protezione».

Più autonomia decisionale agli Stati membri

Una mozione di risoluzione sulla protezione dell'allevamento presentata da Lins concederebbe agli Stati membri la «necessaria flessibilità per risolvere efficacemente i conflitti legati alla convivenza tra specie allevate e selvatiche». La proposta ha ricevuto un ampio consenso quando è stata discussa alla Commissione agricoltura del Parlamento europeo il 10 gennaio.

La Commissione dovrebbe ora votare sulla risoluzione modificata il 28 febbraio, seguita da una votazione in plenaria a Strasburgo la settimana del 7 marzo.

Sostegno trasversale dall’EuroParlamento

genetica
Herbert Dorfmann

«L'agricoltura è colpita da un numero crescente di attacchi agli animali domestici»  ha affermato Ulrike Müller di Renew, mentre l'eurodeputato italiano Herbert Dorfmann ha sottolineato che «non dovrebbe essere un tabù discutere della necessità di gestire queste popolazioni».

L'eurodeputato olandese Bert-Jan Ruissen, fervente sostenitore della risoluzione, ha evidenziato l'impatto che i lupi stanno avendo nel suo paese d'origine, dove negli ultimi anni gli scontri tra lupi e bestiame sono diventati sempre più comuni.

«Non possiamo permetterci di restare a guardare e non fare nulla - ha detto -altrimenti l'allevamento del bestiame non sarà più praticabile in gran parte dell'Europa».

Ma la Commissione appare contraria

Anche l'associazione degli agricoltori dell'Ue Copa-Cogeca ha avvertito in una dichiarazione che, nonostante gli sforzi degli agricoltori e delle autorità, il rigoroso status di protezione dei grandi carnivori rende inefficaci le misure di tutela mentre le azioni intraprese finora per stabilire una convivenza armoniosa tra l'uomo e i predatori selvatici sono stati insufficienti.

La riforma non si preannuncia però facile: in un aggiornamento sulle sue linee guida sulla protezione delle specie, pubblicato nell'ottobre del 2021, la Commissione Ue ha sottolineato che il lupo è «parte integrante della biodiversità europea e svolge un ruolo ecologico importante».

In Europa torna il lupo cattivo - Ultima modifica: 2022-01-17T21:52:51+01:00 da Lorenzo Tosi

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