Infrastrutture irrigue, bocciati tutti i progetti presentati dalla Sicilia

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Nessuna delle proposte presentate soddisfava tutti i requisiti necessari per ottenere i fondi Pnrr. Botta e risposta Scilla - Mipaaf
Nessuno dei 63 progetti di investimento per infrastrutture irrigue presentati dalla Regione siciliana è stato inserito nell'elenco delle opere finanziabili con i fondi del Pnrr e scoppia la polemica tra l'assessore regionale all'Agricoltura Toni Scilla e il Mipaaf. Delle oltre sessanta proposte, 32 non sono proprio state prese in considerazione perché da finanziare in altro modo, le altre 31 bocciate perché non soddisfavano uno o più dei 23 criteri di ammissibilità stabiliti.
I criteri di ammissibilità per ottenere i soldi del Pnrr sono 23 e riguardano tra gli altri punti il livello di esecutività dell'opera, l'entità del risparmio idrico, la superficie oggetto di intervento, le tecnologie utilizzate e i benefici ambientali prodotti. Per essere ammessi, i progetti dovevano soddisfare tutti i 23 criteri previsti. Di conseguenza, se anche un solo criterio non è stato soddisfatto, il progetto non può essere ammesso.

Scilla: «Da Patuanelli atteggiamento ostile»

«Apprendiamo dal Mipaaf che solo 31 dei 63 progetti presentati dalla Sicilia sono stati presi in considerazione attraverso il decreto di approvazione degli elenchi dei progetti ammissibili e non ammissibili a finanziamento con fondi afferenti al Pnrr per investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo – ha detto Scilla – . E questo lo dice lunga sulla recidiva ostilità di Roma nei confronti della agricoltura siciliana».
«Con quale criterio e come si è proceduto alla selezione – chiede l'esponente della giunta Musumeci –. È chiaro che qualcosa non quadra. Il Ministro Patuanelli scade in valutazioni sommarie a tutto svantaggio della Sicilia, e non è la prima volta che lo fa. Ricordiamo il tentativo di scippare fondi del Psr – tuona l'assessore –. Un atteggiamento ostile, che registriamo per l’ennesima volta, e che ci porterà ad effettuare le dovute verifiche e valutazioni».

Mipaaf: Criteri precisi per l'ammissibilità

La replica del Mipaaf non si è fatta attendere. "Nessuno dei 31 progetti di investimento presentati dai Consorzi ed Enti siciliani ha intercettato tutti i criteri previsti per la selezione dei Progetti irrigui sul Piano nazionale di ripresa e resilienza – scrive in Mipaaf in una nota –. La scorsa settimana era stato dato il via libera al primo elenco di progetti strategici nel settore delle infrastrutture irrigue ammissibili a finanziamento con i fondi del Pnrr. Erano risultati ammissibili al finanziamento 149 progetti, di livello esecutivo, su tutto il territorio nazionale, presentati da Consorzi di Bonifica ed Enti irrigui, per un importo complessivo di investimenti pari a 1,6 miliardi di euro".

"Alla definizione della lista dei progetti ammissibili – spiega il Ministero – si è giunti attraverso un processo selettivo portato a termine grazie ad un'apposita piattaforma informatica denominata "Dania" gestita dal Mipaaf attraverso il Crea e che ha coinvolto gli Enti proponenti, le Autorità di Distretto, le Regioni e Province autonome.

Nella banca dati Dania – continua il comunicato di via XX Settembre – alla data di scadenza utile per la presentazione dei progetti su Pnrr, erano presenti in totale 61 progetti di Enti irrigui della Regione Siciliana. Per 32 progetti è stata inserita come Fonte di finanziamento "Recovery Plan - Mipaaf", per uno i termini di inserimento erano errati. Pertanto gli Enti della Regione Siciliana hanno presentato in totale 31 progetti su Pnrr. I rimanenti progetti non sono stati candidati sul Recovery Plan".

Per i progetti siciliani possibili "esami di riparazione"

Tutti i progetti presentati dai Consorzi e gli Enti irrigui delle regioni, ricorda il Mipaaf, sono stati valutati su criteri precisi, che sono stati approvati con due decreti ministeriali (DM 30 giugno 2021 e DM 30 luglio 2021), portati per informativa alla Conferenza Stato Regioni, che ha riunito, in data 23 settembre 2021, l'apposito "Tavolo tecnico PNRR-Mipaaf", che ha preso atto con soddisfazione del lavoro svolto.

I soggetti proponenti (Consorzi di Bonifica ed enti irrigui) infatti come previsto dalla procedura di selezione, hanno inserito i progetti di investimento nella piattaforma informatica e tutte le Regioni, compresa la Sicilia hanno avuto la facoltà di esprimere una propria valutazione in funzione delle priorità di investimento. "Tutti passaggi su cui i Consorzi, gli Enti irrigui e la Regione Siciliana erano perfettamente a conoscenza", sottolinea il ministero.

In aggiunta al Pnrr, il Ministero ha già concordato con le Regioni un'ulteriore processo selettivo che si concluderà nel mese di novembre 2021, grazie ai fondi nazionali messi a disposizione dalla legge di stabilità, ammontanti a 440 milioni di euro. In tale contesto – conclude il Mipaaf – potranno trovare spazio ulteriori progettualità, a condizione che vengano risolte le criticità che ne hanno impedito il finanziamento con il Pnrr.

Coldiretti, bocciatura fa male ad agricoltori

"Ridurre la bocciatura dei progetti del Piano nazionale ripresa resilienza Prnn a una
mera bega politica e allo scontro medievale "Nord - Sud" non fa
bene allo sviluppo di questa Regione" – scrive la professionale –. Questa bocciatura è sconvolgente e arriva al termine dell'ennesima stagione in cui gli agricoltori hanno dovuto fronteggiare la siccità con irrigazioni di soccorso per salvare il raccolto. Alla luce della situazione disastrosa in cui versano le condutture e gli alti costi dell'acqua tutto questo appare come una beffa. Lo stop è talmente tanto paradossale che ci auguriamo che possano essere recuperati soprattutto alla luce del fatto che i progetti per installare pannelli fotovoltaici, invece, vengono approvati immediatamente. Tutto ciò appare come una pianificazione per affossare la nostra agricoltura".

Infrastrutture irrigue, bocciati tutti i progetti presentati dalla Sicilia - Ultima modifica: 2021-10-04T18:14:02+02:00 da Redazione Terra e Vita

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