Macfrut, l’ortofrutta tra la nuova Pac e il Green Deal

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Strategie, finanziamenti, sfide e opportunità per l’ortofrutta in attesa della nuova Pac sono i temi affrontati al forum organizzato dalla Regione Emilia-Romagna in occasione del Macfrut Digital

Il Forum organizzato dalla Regione Emilia-Romagna e Apt, nell’ambito della seconda giornata di Macfrut Digital,  ha fatto il punto su tempistiche, finanziamenti e problematiche della futura Pac per l'ortofrutta, un settore alle prese con diversi problemi fitosanitari e di mercato.

Al 70% della quota di cofinanziamento per le aziende

«Sul tema delle risorse - ha sottolineato Paolo De Castro vicepresidente della Commissione agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento Europeo - il Recovery fund prevede risorse per l’agricoltura ma in misura minore a quanto precedentemente indicato, mentre per far fronte all’emergenza sanitaria è previsto l’innalzamento al 70% della quota di cofinanziamento per le aziende».

Paolo De Castro

Dall'Ocm all'Iso, Interventi Settoriali Ortofrutta

All’intervento di Felice Assenza della Direzione generale delle politiche internazionali e dell’Unione Europea del Mipaf il compito di fare il punto su un percorso non privo ancora di diversi nodi da sciogliere sul piano negoziale.

Felice Assenza

«La riforma della Pac è ormai alle battute conclusive, ha indicato nel 1 gennaio 2023 la probabile data, con la necessita di due anni di transizione regolamentati da norme finalizzate a traghettare dal vecchio sistema al nuovo. Passando all’OCM ortofrutta la notizia è quella di una sostanziale conferma - pur con il nuovo acronimo (ISO) legato al nuovo nome Interventi Settoriali Ortofrutta - con programmi operativi rafforzati e il sostegno finanziario dell’Unione invariato (4,1% più lo 0,5%) e una forte attenzione agli obiettivi di sostenibilità ambientale da strutturare su Piani strategici nazionali.

Molti obiettivi e poche risorse, si rischia il velleitarismo

«L'Areflh sostiene le strategie della Commissione europea ma gli obiettivi del Farm to Fork sono molti e molto pretenziosi. Soprattutto per quello che riguarda l'aumento del 25% della superficie agricola a biologico, per cui servirebbero molte più risorse di quelle attuali» ha puntualizzato Simona Caselli, presidente di Areflh, Assemblea delle Regioni europee frutticole, orticole e floricole.

Macfrut
Simona Caselli

«La Pac è indicata nella strategia come lo strumento chiave per sostenere gli agricoltori nella transizione verso un sistema alimentare sostenibile, ma il budget agricolo post 2020 sarà inferiore a quello della programmazione precedente. Anche il fondo di Recovery "Next Generation Eu" (tagliato da 15 miliardi di euro a 7,5) non basta per compensare il taglio della Pac e la dotazione finanziaria complessiva rimane insufficiente. Se si danno obiettivi senza avere le risorse si rischia di cadere nel velleitarismo.

Si attende di capire un po' meglio il ruolo che avranno gli eco-schemi, che in teoria dovrebbero offrire un importante flusso di finanziamenti per promuovere le pratiche sostenibili.

Il problema dei finanziamenti dunque è prioritario. Tant'è che un altro aspetto strategico è quello della gestione dei fondi mutualistici per la tutela del reddito degli agricoltori, sui quali si dovrà fare il vero salto di qualità. La logica risarcitoria (aiuti aleatori post emergenza) non è più compatibile con il cambiamento climatico e le ricorrenti crisi di mercato».

Macfrut, l’ortofrutta tra la nuova Pac e il Green Deal - Ultima modifica: 2020-09-10T15:48:53+02:00 da Redazione Terra e Vita

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