Tassi d'interesse in rapido rialzo per provare a contenere l'inflazione e quindi prestiti più salati per le aziende che vogliono investire. Anche per questo sono in arrivo 274 milioni di euro per rifinanziare la Nuova Sabatini. La decisione del Governo è contenuta nella bozza di Disegno di legge denominato “Disposizioni organiche per la valorizzazione, promozione e tutela del made in Italy”, che dovrebbe essere discusso e approvato dal Consiglio dei ministri nei prossimi giorni.
La Nuova Sabatini è un’agevolazione prevista dal fu Ministero dello Sviluppo economico (oggi Mimi, Ministero delle Imprese e del Made in Italy) a favore delle micro, piccole e medie imprese, tra cui quelle agricole e agroalimentari, con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito e la competitività per l'acquisto o il leasing di macchinari, impianti, beni strumentali, attrezzature, hardware e beni immateriali come software e tecnologie digitali a uso produttivo. L’incentivo consiste nella concessione di finanziamenti agevolati da parte di banche o intermediari finanziari, che aderiscono alla Convenzione Beni strumentali, stipulata tra Mise, Abi e la Cassa Depositi e Prestiti (Cdp).
I beni ammessi a finanziamento devono inoltre avere una loro autonomia funzionale, in quanto il finanziamento non può riguardare singole parti o singoli componenti, e il loro utilizzo deve essere correlato all’attività produttiva dell’azienda.
Questo il passaggio del Ddl che fa riferimento al rifinanziamento: "Per assicurare continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese attuate ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, e far fronte alle difficoltà connesse al progressivo incremento dei tassi di interesse, l’autorizzazione di spesa di cui al comma 8 del medesimo articolo 2 è integrata di 274 milioni di euro per l’anno 2023".