Presso la sede della Fnsi a Roma, a conclusione del Congresso nazionale dell'Unaga, Roberto Zalambani (Arga Emilia-Romagna) è stato eletto, all’unanimità, nuovo presidente di Unaga-Fnsi, L’Unione nazionale delle Arga, il Gruppi di specializzazione della Fnsi dei giornalisti di agricoltura, alimentazione e ambiente. Succede a Mimmo Vita, in uscita al termine di due mandati.
Il Congresso che ha eletto il nuovo gruppo dirigente di Unaga è stato introdotto dal saluto e intervento di Carlo Parisi, segretario generale aggiunto della Fnsi che ha sottolineato il ruolo strategico di questa specializzazione «per un paese come l’Italia campione del mondo di bellezza e cultura, di alimentazione e biodiversità ma poco e male organizzate ed ancor meno comunicate». Per questo Parisi ha voluto essere da sprone per i colleghi, riuniti nella loro massima espressione istituzionale, a rendersi sempre più proattivi per informare compitamente e bene su queste enormi potenzialità, ancora per la gran parte da esprimere.
Unaga, chi è e cosa fa
L’Unaga è l'Unione nazionale delle "Associazioni gornalisti agricoltura, alimentazione, ambiente, territorio, foreste, pesca, energie rinnovabili" e rappresenta il gruppo ufficiale di specializzazione sui temi citati, della Fnsi (Federazione nazionale della stampa italiana).
L’Unaga ha natura federativa in quanto essa è composta da associazioni regionali/interregionali di giornalisti dedicati agli specifici settori, denominate Aarga.
L’Unaga, attraverso le proprie associazioni regionali, propri delegati e singoli associati, è presente in gran parte del territorio nazionale.
Gli associati sono giornalisti professionali e collaboratori (pubblicisti) sia della carta stampata che dei mezzi radio-televisivi che dei nuovi strumenti di comunicazione ed informazione internet.
Alcuni sono direttori di testata, altri caporedattori, responsabili o addetti di uffici stampa, titolari o collaboratori di agenzie di stampa, più in generale dei comunicatori, la gran parte comunque con una professionalità giornalistica e ancora, con una sensibilità accentuata ed una specializzazione rispetto ai temi dell’agricoltura, dell’alimentazione, dell’ambiente e del territorio.