Tiberio Rabboni confermato presidente dell’Oi pomodoro da industria del Nord Italia

pomodoro da industria
Resterà alla guida dell'Oi fino al 2024. Nel programma del nuovo mandato ricerca e difesa della reputazione della filiera del pomodoro del Nord Italia
Tiberio Rabboni è stato confermato, per il prossimo triennio 2021-2024, presidente dell’Oi Pomodoro da industria del Nord Italia, l’Organizzazione interprofessionale che raggruppa gli operatori economici della filiera del Nord Italia, territorio nel quale nel 2020 si sono coltivati 37mila ettari di pomodoro da industria con il coinvolgimento di circa 2mila produttori agricoli (raggruppati in 13 Op, organizzazioni di produttori) e 25 stabilimenti di trasformazione (facenti capo a 19 diverse imprese) per la lavorazione di circa 2,7 milioni di tonnellate di pomodoro (dato 2020).
L'Assemblea dei soci dell'Oi, inoltre, dopo avere approvato alcune modifiche allo Statuto dell'associazione e alle "Regole Condivise", ovvero il regolamento di autodisciplina che vincola tutti gli aderenti all'Oi, ha eletto il nuovo Comitato di coordinamento, composto da 18 membri, in rappresentanza paritaria della parte agricola e della parte industriale.

Rabboni: «Grazie per la fiducia»

«Ringrazio per la fiducia accordatami nuovamente dalla filiera – ha dichiarato Rabboni subito dopo la rielezione avvenuta al termine dell’assemblea dell’OI tenutasi all’Ape Museo di Parma – che interpreto come apprezzamento per le iniziative di potenziamento delle funzioni dell’Oi intraprese negli ultimi anni e invito a proseguire sulla strada tracciata. Da questo punto di vista cercheremo, innanzitutto, di portare le necessità della filiera del pomodoro da industria al centro delle scelte nazionali e regionali del Piano Strategico Nazionale della Pac post 2022».

pomodoro da industriaContinueremo a puntare sulla ricerca

«Proseguiremo le collaborazioni con le agenzie nazionali di ricerca Crea e Ismea, con Ssica (Stazione sperimentale industrie delle conserve alimentari), con le Aziende sperimentali e le Università – ha aggiunto Rabbni –. Cercheremo di finalizzare le future prove varietali agli obiettivi strategici della competitività e affineremo gli strumenti e i servizi di supporto alla programmazione produttiva. Non ultimo, assumeremo nuove iniziative per comunicare all'esterno i valori distintivi della produzione del Nord Italia: qualità, trasparenza, diritti e ambiente».
«È inaccettabile che media e quotidiani, nazionali e internazionali, continuino a denigrare questa eccellenza del made in Italy – ha lamentato l'ex assessore all'Agricoltura della Regione Emilia-Romagna – trasformando singoli episodi deprecabili in generalizzazioni e facendo di tutte le erbe un fascio. Di recente hanno scritto che a causa di questi episodi la produzione italiana è a rischio. Ebbene nel Nord Italia, dove peraltro è tutto trasparente e controllato e i diritti contrattuali, sociali ed ambientali sono uno standard, la produzione in campo 2020 è cresciuta del 15% rispetto all'anno precedente. E quest'anno, il 2021, le superfici agricole investite a pomodoro sono ulteriormente cresciute del 4%».
Tiberio Rabboni confermato presidente dell’Oi pomodoro da industria del Nord Italia - Ultima modifica: 2021-06-26T21:26:07+02:00 da Redazione Terra e Vita

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