Trentino, 2022 anno difficile per le cooperative agricole

cooperative agricole
Fatturato in calo del 3,8% rispetto al 2021 e margini erosi dai costi energetici. Bene vitivinicolo e lattiero-caseario, male soprattutto l'ortofrutta

Costi energetici e inflazione prosciugano i margini delle 85 cooperative agricole del Trentino. In calo anche il fatturato (-3,8% rispetto al 2021). Il 2022 è stata un’annata molto pesante per l’esplosione dei costi energetici, l’aumento dei prezzi e la riduzione dei margini. Bene il settore vitivinicolo, con ottime liquidazioni, e quello lattiero-caseario. Ha invece sofferto il comparto ortofrutticolo a causa della grandine e per la scarsità di prodotto.

Un altro aspetto molto importante, e spesso sottovalutato è quello dell’occupazione che lo scorso anno è cresciuta. I dipendenti hanno raggiunto il numero di 2.925 con un aumento di 31 unità, mentre i soci conferitori nei comparti mele, vino e lattiero-caseario cono calati di 302 unità.

Oltre a discutere il bilancio 2022 l’assemblea ha definito la lista dei quattro candidati di comparto da proporre all’assemblea elettiva dell’8 giugno per il rinnovo del Consiglio di amministrazione della Federazione Trentina della cooperazione. I quattro più votati sono: Stefano Albasini (settore latte), Rodolfo Brochetti (settore frutta), Lorenzo Libera (presidente di Cavit) e Luca Rigotti (presidente del Gruppo Mezzacorona).

Resilienti nelle difficoltà

Nella relazione introduttiva il vicepresidente per le aziende agricole della federazione, Michele Odorizzi ha affermato: «Nonostante l’esplosione dei costi, l’inflazione che erode anche il potere d’acquisto, la difficoltà a reperire manodopera e la siccità, il settore ha retto e ha garantito un ruolo fondamentale di resilienza per la comunità trentina nel suo complesso. Abbiamo proseguito il nostro impegno sulla sostenibilità, con importanti nuovi traguardi raggiunti, ma guardiamo con preoccupazione alle politiche europee che se interpretate in modo radicale rischiano di produrre seri contraccolpi nei soci produttori».

Sul piano nazionale fra le sfide più importanti c’è la riforma fiscale, sulla quale la Federazione insieme a Confcooperative presidierà la difesa delle caratteristiche distintive dell’impresa cooperativa: «Chi non conosce il nostro sistema – ha detto il presidente della Cooperazione Trentina Roberto Simoni – tende a considerare il nostro regime fiscale come un privilegio, non sapendo che le nostre imprese non hanno scopo di lucro».

L’assessore all’agricoltura Giulia Zanotelli, ha detto che la Provincia sta ponendo una grande attenzione sulla partita del Pnrr, nell’accompagnare anche il settore cooperativo a cogliere le opportunità a disposizione. Stiamo inoltre definendo i criteri della prossima programmazione e presidiando i temi fondamentali dell’energia e dell’acqua. Non ultima la valorizzazione dei prodotti, anche con la creazione dei distretti del cibo, «sui quali si aprirà a breve un Bando nazionale di grande interesse. Tutti temi che presidiamo in dialogo costante con la Federazione».

I dati di bilancio

I dati, esposti nel dettaglio dal referente del settore agricolo della Federazione, Michele Girardi, evidenziano una situazione positiva per le 85 cooperative agricole associate, non senza qualche ombra. Bene ha operato il comparto vitivinicolo, con dati in crescita (602 milioni di fatturato contro i 578 del 2021), così come il lattiero-caseario (142 milioni contro 131) e le altre produzioni (89 milioni contro 83). Il fatturato complessivo del settore di 1.323 milioni di euro è in leggero calo rispetto ai 1.375 del 2021 (-3,8%) imputabile in particolare alle difficoltà del comparto ortofrutticolo. Stabili gli investimenti (660 milioni) e in crescita il patrimonio netto, pari a 504 milioni (+3,7%).

Vitivinicoltura

itivinicolturale 16 cooperative vitivinicole contano 6.412 soci (-132) e 614 dipendenti (+3). Nella stagione agricola 21/22 hanno lavorato 1,1 milioni di quintali di uva (1,2 nella precedente) liquidando ai soci 153 milioni di euro (contro i 156 del 2021). La liquidazione media a quintale è stata eccellente, la più alta degli ultimi dieci anni, pari a 138 euro (+4,7%), mentre la resa a ettaro si è stabilizzata a 17.147 euro (-2,9%).

Lattiero-caseario

Le 19 cooperative del comparto contano 760 soci (-3), 352 dipendenti (+12) e hanno prodotto 88 milioni di litri di latte (-5), garantendo ai soci una remunerazione di 61 milioni (+ 8), trainata in particolare dai caseifici delle zone turistiche. La liquidazione media per la produzione a grana è stata di 67,4 centesimi al litro (+13,1%) e di 68,8 centesimi per quella a latte (+19,7%).

Zootecnico e ittico

Si contano 1.108 soci che allevano oltre 23 mila capi bovini. A questi vanno aggiunte 40 imprese del settore ittico che gestiscono 70 impianti con 480 addetti producendo 31 milioni di fatturato.

Ortofrutta

Le 27 cooperative del comparto contano 5.682 soci (-140) e 1.828 dipendenti (+19) e hanno conferito 517 milioni di kg di frutta (-33) garantendo ai soci liquidazioni per 211 milioni (-89). La liquidazione media si è abbassata a 34,5 centesimi al kg, il 29% in meno dell’annata agricola precedente, proprio a causa dei pesanti effetti delle calamità naturali, con conseguenze anche sulla resa ad ettaro, pari a 19.555 euro (-33%).

Trentino, 2022 anno difficile per le cooperative agricole - Ultima modifica: 2023-05-15T11:27:10+02:00 da Simone Martarello

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