L’obiettivo che si sono proposti i ricercatori del progetto “SheepNet” è quello di incrementare la produttività degli ovini in Europa e nel vicino Oriente. Nel progetto sono coinvolti alcuni paesi europei interessati alla produzione ovina: Spagna, Turchia, Francia, Irlanda, Regno Unito, Romania e Italia. In Europa, per svariati motivi economici è diminuito il numero degli allevatori dal 2000 a oggi. Pertanto per sostenere e incentivare il comparto ovino è fondamentale aumentare la produttività delle pecore sia per il latte sia per la carne. Lo studio del progetto ha l’obiettivo di analizzare le principali criticità insite sulla fertilità, gravidanza e numero degli agnelli allevati. Nello specifico, Agris Sardegna è capofila italiana di questo progetto internazionale, coadiuvata da Aras Sardegna, Apa, l’Associazione nazionale della pastorizia e la Società italiana di patologia e allevamento degli ovini e dei caprini. «Si tratta di un riconoscimento per tutto il comparto isolano e per tanti studi che l’intero mondo scientifico istituzionale e universitario sardo hanno condotto in questi anni» afferma Antonello Carta, responsabile del progetto Agris. «SheepNet- ha concluso Carta ci permetterà di mettere in moto una rete virtuosa di scambio di conoscenze con gli altri Paesi, così da rendere ancora più appetibile per i nostri giovani, avviare aziende ovine in tutti i territori della regione».
Grazie a “SheepNet” si consoliderà lo scambio scientifico e tecnico tra ricercatori, allevatori e tecnici, attraverso un approccio multidisciplinare. Il costo globale del progetto, si aggira intorno a 2 milioni di €.