Verrascina (Copagri): «Sei priorità per la ristrutturazione del comparto primario»

Franco Verrascina discute con il Premier Conte
Tutta l’agricoltura che conta agli “Stati Generali” per il rilancio dell’economia post-Covid19. Le proposte presentate da Copagri al Premier Conte

Giornata dedicata all’agricoltura nel corso degli Stati Generali dell’Economia a Villa Pamphili. I rappresentanti del settore primario si sono confrontati nel corso della mattinata prima con il Premier Giuseppe Conte e poi con la ministra Teresa Bellanova.

Interesse per il Masterplan…

«Guardiamo con interesse ai contenuti del Masterplan del Governo – ha testimoniato il presidente di Copagri Franco Verrascina - del quale condividiamo le linee strategiche, che devono partire necessariamente dalla semplificazione, dal rilancio delle infrastrutture e dagli incentivi per gli investimenti».

…ma come si integra con il “Piano Colao”?

«Tutte aree di intervento delle quali abbiamo più volte evidenziato la rilevanza per la competitività dell'agricoltura. Attendiamo di conoscere se e come questi aspetti si integreranno con i contenuti del cosiddetto “piano Colao”, nel quale nonostante non figurino approfondimenti sull'agricoltura sono presenti molti aspetti che riguardano indirettamente il primario».

In tema di competitività dell'agricoltura, oltre a proseguire sulla strada degli interventi da attuare nel breve-medio periodo per dare ossigeno ai produttori, bisogna secondo Copagri ragionare sul lungo periodo, puntando a una vera e propria ristrutturazione del settore.

Sei priorità

Nel percorrere tale strada Verrascina ha chiesto all'esecutivo di dare priorità ad alcuni temi:

Franco Verrascina, presidente della Copagri
  • semplificazione burocratica;
  • rinegoziazione del debito, con particolare riferimento a mutui e altri finanziamenti;
  • agevolazioni contributive, estendendo a tutti i datori di lavoro agricolo quelle riconosciute nelle zone particolarmente svantaggiate o montane;
  • credito agricolo, rafforzando il positivo strumento della cambiale agraria;
  • incentivi ambientali, estendendo il 'bonus verde' a tutto il 2021 e il 'superbonus' agli agriturismi;
  • promozione dell'agroalimentare e al sostegno alle filiere, partendo dai settori più colpiti, ovvero il florovivaismo, la zootecnia da carne e da latte, gli agriturismi, il suinicolo, il bovino da carne e da latte, e l'ortofrutticolo

Scongiurare l’impatto del covid 19

«L’agricoltura italiana – ha ribadito Verrascina - non può permettersi di perdere l'opportunità di rilancio rappresentata dall'odierno confronto: voglio ricordare, infatti, che l'agroalimentare nazionale, che nel 2019 ha esportato prodotti per un valore di circa 45 miliardi di euro, vale quasi il 14% del pil, pari a circa 219 miliardi di euro, e che in ragione di tali rilevanti cifre la sua salvaguardia e valorizzazione devono essere posti come prioritari nell'ambito dell'azione di governo».

«Bisogna evitare – ha ammonito in conclusione il presidente – che questo significativo apporto all'economia del paese possa essere messo a rischio dalle ripercussioni dell'emergenza coronavirus, che non ha fatto altro che aggravare la situazione del primario e che nel 2020 produrrà sull'agroalimentare un calo stimato del 10% in valore, pari a circa 24 miliardi di euro, a causa del blocco delle esportazioni, della chiusura del canale horeca e dei cambiamenti nelle abitudini di consumo».

Verrascina (Copagri): «Sei priorità per la ristrutturazione del comparto primario» - Ultima modifica: 2020-06-18T23:49:56+02:00 da Lorenzo Tosi

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