Continua la lotta contro il falso made in Italy. Il Consiglio dei ministri di ieri sera ha infatti approvato il disegno di legge sugli illeciti agroalimentari, uno strumento in più per la tutela di prodotti made in Italy e indicazioni geografiche. E soprattutto per il riconoscimento del valore prioritario dell'identità dei cibi, uno degli elementi fondativi alla base della dieta mediterranea patrimonio dell’umanità.
Giustizia e Agricoltura insieme
Con la riforma, proponente il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e co-proponente la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova, approvata in Cdm, si rafforzano gli strumenti normativi contro gli illeciti agroalimentari: frodi, contraffazioni e agropiraterie.
«Il falso made in Italy - ricorda Bellanova - costa al nostro Paese 100 miliardi di euro l’anno, contro i circa 42 di export dei prodotti autentici. Un vero e proprio furto di identità che danneggia i nostri produttori, mina la salute dei consumatori, ingannandoli, rischia di incrinare la reputazione del Paese».
Sanzioni rielaborate
«Oggi - continua Bellanova - con questo testo che prende le mosse da una proposta della Commissione Caselli, si garantisce l’effettiva tutela dei prodotti alimentari, si rielabora il il sistema delle sanzioni, si amplia la sfera delle tutele. Non a caso fin dal mio insediamento al Ministero ho sostenuto la necessità di rafforzare ulteriormente il sistema di controlli che già oggi ci pone fra i migliori al mondo per poter tutelare di più e meglio le nostre indicazioni
geografiche e i nostri marchi e sconfiggere la concorrenza sleale che avvelena le filiere e produce distorsioni inaccettabili di mercato. Per questo un grazie a
Giancarlo Caselli e a tutti i componenti dell’Osservatorio Agromafie che con il loro lavoro hanno contribuito in modo determinante alla definizione delle nuove norme».
Prandini: «Riforma importante»
A stretto giro arriva il plauso di Coldiretti. «Con il volume d’affari annuale del business delle agromafie che è salito a 24,5 miliardi - afferma il presidente Ettore Prandini - è importante la riforma dei reati in materia agroalimentare per aggiornare le norme attuali, risalenti anche agli inizi del 1900, dalla lotta all’agropirateria e al falso made in Italy
all’introduzione del reato di disastro sanitario fino alla possibilità di assegnare in beneficenza, alimenti e bevande confiscati che, seppure non commerciabili, siano utilizzabili e non dannosi per la salute».
14 articoli contro le agropiraterie
Nei 14 articoli che compongono il disegno di legge, evidenzia Coldiretti, si rafforzano gli strumenti normativi contro illeciti agroalimentari: frodi, contraffazioni e agropiraterie. Il testo mira ad assicurare massima protezione alla filiera alimentare sin dal momento della produzione: sia a tutela del consumatore sia a tutela delle eccellenze nazionali made in Italy. Le agromafie non solo si appropriano di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocano l’imprenditoria onesta, ma compromettono in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani e il valore del marchio made in Italy.