La ministra Teresa Bellanova ha firmato il decreto attuativo destinato al sostegno al reddito delle imprese agricole colpite dalla diffusione della Xylella fastidiosa. Il provvedimento, che ha una dotazione pari a 120 milioni di euro, prevede l’indennizzo delle aziende agricole che a causa dell’infezione hanno subito danni superiori al 30% della produzione lorda vendibile.
L’aiuto sarà limitato ad una sola annata agraria ma potranno essere compensati costi o perdite causati dalla Xylella verificatisi fino a tre anni prima. I costi ammissibili riguarderanno la distruzione delle piante e la perdita di prodotto.
Bellanova: «Un pezzo importante del Piano di rigenerazione olivicola della Puglia»
Dopo l’avvio della misura (35 milioni) a regia nazionale destinata ai frantoi e gestita da Agea, parte dunque la procedura per gli interventi compensativi a favore degli agricoltori. Le risorse sono infatti finalizzate a ristorare i danni che saranno riconosciuti secondo le procedure contemplate nel decreto e gestite dalla Regione Puglia, che dovrà predisporre la proposta di declaratoria da inviare al Mipaaf.
«Con il decreto – ha dichiarato la ministra Bellanova – diamo il via libera a un altro pezzo importante, direi fondamentale, del Piano di rigenerazione olivicola della Puglia, intervenendo a favore di tutte le imprese che hanno subito danni rilevanti dal diffondersi del batterio.
Mi auguro naturalmente che la Regione Puglia voglia procedere quanto prima all’attuazione del decreto, perché gli agricoltori, dopo anni e anni di difficoltà, possano ricevere i contributi dovuti fino a un massimo di tre anni, e in questo modo essere sostenuti anche nella pianificazione di investimenti che guardino al futuro delle attività d’impresa e dell’olivicoltura salentina».
Già assegnati 35 milioni di euro ai frantoi oleari colpiti da Xylella
Questo è il secondo risultato del lavoro portato avanti dal Comitato di Sorveglianza, istituito dal Mipaaf a seguito della registrazione alla Corte dei Conti lo scorso 20 aprile del decreto interministeriale di attuazione del Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia.
Il primo era stato l’assegnazione di 35 milioni di euro dedicati ai ristori per i frantoi oleari colpiti dalla Xylella, la cui misura compensativa è stata affidata ad Agea che ha avviato procedure di ricognizione preventiva dei beneficiari così da accorciare i successivi tempi di presentazione delle domande di aiuto.
A breve altri tre interventi del Piano per la rigenerazione olivicola della Puglia
Ora sono in dirittura d’arrivo altri tre interventi del Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia, da attuare tutti in zona infetta per un ammontare di 70 milioni di euro.
Essi riguardano il reimpianto degli oliveti, la riconversione produttiva e la salvaguardia degli olivi monumentali, e diventeranno operativi in tempi molto contenuti, una volta verificata la piena compatibilità con le pertinenti norme unionali in materia di aiuti di Stato.
Le cifre stanziate sono rispettivamente: 40 milioni di euro per il reimpianto di un numero di piante di olivo pari a quelle rimosse, in modo da tenere pienamente conto delle esigenze economico-sociali ed agronomiche manifestate dal territorio; 25 milioni di euro per la ricostituzione del potenziale produttivo con specie arboree diverse dall’olivo e 5 milioni di euro come contributo in favore di proprietari, detentori e possessori di terreni in cui ricadono olivi monumentali censiti, che si impegnano ad attuare gli interventi necessari a bloccare l’avanzata della fitopatia.
Coldiretti Puglia: «Ok 120 mln € per calamità naturale, ora autorizzare reimpianti di mandorlo e ciliegio»
Sulla firma del decreto per l’erogazione dei 120 milioni di euro per le indennità compensative, per cui la Regione Puglia dovrà inviare al Mipaaf la richiesta di declaratoria di calamità naturale, esprime parere positivo il presidente di Coldiretti Puglia Savino Muraglia.
«L’accelerazione impressa dal ministro delle Politiche agricole, con l’approvazione degli strumenti per i frantoi e per il ristoro della calamità, consente la piena attuazione del Piano per la rigenerazione olivicola nell’area infetta da Xylella in Salento. Ora è indispensabile che si proceda con la rigenerazione vera e propria attraverso l’espianto degli olivi ormai secchi e il reimpianto di nuovi olivi.
Chiediamo però che la Regione Puglia autorizzi senza ulteriori indugi anche il reimpianto di mandorlo e ciliegio dolce per garantire la necessaria diversificazione colturale e non condannare il Salento a una monocoltura. Occorre evitare il rischio che domani un virus alieno azzeri il patrimonio produttivo del territorio, come già avvenuto con la Xylella.
La ricerca ha dimostrato che il ciliegio e soprattutto il mandorlo, per il quale il territorio salentino è vocato, hanno caratteri di resistenza non dissimili da quelle delle varietà di olivo Leccino e Fs-17».
Ciliegio e mandorlo, meno suscettibili alle infezioni e con sintomi ridotti
Infatti, prosegue Muraglia, «per il ciliegio e il mandorlo sono stati osservati sia una minore suscettibilità alle infezioni sia un ridotto impatto sintomatologico delle infezioni.
La manifestazione dei sintomi fa riferimento principalmente a bruscature fogliari, che non evolvono in disseccamenti delle branche, come invece accade per le infezioni su olivo o altre specie ospiti.
Basta farsi un giro in provincia di Lecce per osservare che, laddove gli olivi sono completamente secchi, i mandorli si presentano floridi e rigogliosi».