Aria nuova in via XX settembre, e non è solo merito di quella "T" (da Mipaaf a Mipaaft) conquistata dal ministro Gian Marco Centinaio con l'intuizione di unire all'agricoltura e all'agroalimentare la delega al turismo, costituendo il primo vero ministero al "made in Italy" della storia repubblicana. L'aria sorniona del ministro pavese nasconde un preciso disegno politico.
Creare efficaci sinergie
Allungare l'acronimo del ministero di una lettera non serve infatti per accumulare nuove funzioni, ma per creare efficaci sinergie. E per riuscirci occorre accorciare i corridoi e rinsaldare i diversi dipartimenti ministeriali. Un'aria nuova che si vede già sulla homepage del sito del ministero (www.politicheagricole.it), molto più ordinata e razionale rispetto a prima. E in un'intervista rilasciata ad Antonio Boschetti sull'ultimo numero de L'Informatore Agrario il ministro ha annunciato l'intenzione di razionalizzare la struttura del dicastero entro autunno, perchè «per migliorare l'efficienza dell'agricoltura italiana occorre innanzitutto riportare ordine ed efficacia in quella che è la sua casa».
«Se vuoi davvero cambiare il mondo, inizia rifacendo il tuo letto».
Lo ha recentemente affermato anche l'ammiraglio statunitense William Harry McRaven, ex comandante del "Joint Special Operations Command" che ha guidato la squadra Seal nell'operazione 'Lancia di Nettuno', culminata con l'uccisione di Osama bin Laden. Un semplice e pragmatico insegnamento, lasciato nel corso di un recente speech all'University of Texas.
Malaburocrazia nel mirino
Centinaio ha del resto ribadito il suo obiettivo già sulla prima intervista rilasciata su Terra e Vita all'indomani del suo insediamento (leggi qui), mettendo nel mirino la malaburocrazia: «Occorre rendere più snelli tutti i processi attraverso l'informatica e sburocratizzare le procedure che rendono impossibile la vita dei nostri allevatori e agricoltori».
Tempi certi ed efficienza diventeranno le parole d'ordine per contribuire alla competitività del sistema produttivo agricolo del Belpaese e un nodo cruciale da svolgere riguarda Agea. «Stiamo facendo un'analisi per capire perchè non funziona», informa il ministro. Ma, a quanto pare, è bastata anche solo questa attenzione per sciogliere alcuni degli inghippi che rallentano l'azione dell'agenzia per le erogazioni in agricoltura causando tanti mal di pancia ai nostri imprenditori.
Rimborsi Agea, aria di svolta
«Il pugno di Centinaio smuove Agea» ha infatti titolato il Corriere dell'Umbria il 17 agosto in un articolo di Alessandro Antonini. L'Umbria è infatti una delle Regioni che accusavano i ritardi maggiori nei pagamenti da parte di Agea per i finanziamenti Psr. Ma in agosto è stato finalmente sbloccato un milione di euro dei sette congelati dall'Agenzia. Fondi che riguardavano i rimborsi per le calamità naturali 2015-17 e le misure agroambientali del Piano di sviluppo rurale. Secondo l'estensore dell'articolo decisiva, per ottenere lo sblocco, è risultata l'esternazione del ministro: «se non sblocca i vecchi fondi entro novembre l'Agenzia sarà cancellata». A Roma si annuncia un autunno particolarmente caldo sia per via XX settembre che per via Palestro, sede dell'Agenzia.