Sono giorni importanti per il futuro delle piante proteiche a livello Ue. La Commissione, proprio mentre se ne discute in Consiglio, ha lanciato una consultazione pubblica tra esperti per fare il punto, tecnico, delle conoscenze esistenti e delle iniziative a livello Ue nel settore delle proteiche per identificare le opportunità principali in grado di ampliare la produzione e ridurre la dipendenza dalle importazioni. Intanto il Commissario Phil Hogan ha informato i Ministri riuniti a Bruxelles sulla preparazione in corso della relazione della Commissione, la cui pubblicazione è prevista entro fine 2018. Il Piano mira a risolvere il problema del deficit proteico che l’Europa attualmente sta affrontando, in particolare con azioni volte a sviluppare ricerca e innovazione, sfruttare i benefici ambientali delle colture proteiche sviluppando filiere di approvvigionamento dedicate che dovranno sfruttare il potenziale di mercato in diversi segmenti.
La Commissione sottolinea infatti come “la domanda di alimenti proteici per animali nell’Ue ammonta a circa 45 milioni di tonnellate di proteine grezze/anno, un terzo delle quali sono fornite dalla soia. Per questa fonte di proteine l’autosufficienza dell’Ue è particolarmente bassa e non rappresenta che il 5% del consumo nell’Ue. Tuttavia l’autosufficienza dell’Ue è molto più elevata (92%) per gli alimenti proteici per animali forniti dalle colture non trasformate come i cereali, i semi oleosi e i legumi secchi”. Intanto anche il Parlamento europeo adotterà una risoluzione per chiedere alla Commissione di sviluppare un settore strategico per l’alimentazione umana e animale. In particolare, il progetto di risoluzione, che sarà votato in settimana, ritiene fondamentale massimizzare la produzione di biomassa su tutte le superfici agricole utilizzabili sviluppando manti vegetali permanenti per la fornitura proteica, sfruttare il potenziale offerto dalle colture di leguminose, da granella o da foraggio, sostenendo però in particolare la coltura della soia. Tra le altre richieste, il Parlamento Ue incoraggia la promozione della produzione di proteine di qualità e senza ogm, sviluppandone tracciabilità ed etichettatura