Sostenere e diffondere l’agricoltura 4.0 per dare valore alle filiere

agricoltura 4.0
Eros Gualandi, Presidente coop agricola Il Raccolto e coordinatore coop agricole di conduzione di Alleanza delle cooperative
Nell'editoriale del numero 10/2021 di Terra e Vita si parla di incentivi per la diffusione dell'agricoltura 4.0 ma anche di formazione e condivisione di un percorso tra tutti gli attori della filiera agroalimentare

Gli agricoltori declinano il concetto di agricoltura 4.0 e sostenibile in più azioni complementari e sinergiche tese a soddisfare obiettivi comuni ad aziende, filiere e consumatori. I temi condivisi consistono nel soddisfare un mercato alimentare crescente, sviluppando processi di intensivizzazione colturale, preoccupandosi di accrescere qualità e salubrità delle produzioni. Ciò insieme ad azioni per migliorare la fertilità dei terreni, il benessere degli animali allevati e degli ambientali rurali al fine di preservare il bene terra per le generazioni future.

Sfide importanti da vincere con l'innovazione

Queste azioni virtuose svolte nei campi dagli imprenditori agricoli, oltre a creare valore aggiunto alla filiera, dovrebbero assicurare redditività e continuità alle loro imprese, sulle quali già gravano gli ulteriori e sfidanti obiettivi della politica Ue circa la riduzione degli input chimici e farmacologici, previsti dal Green Deal e della Farm to Fork Strategy. Le tecnologie 4.0 e più in generale la digitalizzazione nei campi, oltre a ottimizzare l’uso delle risorse nell’interazione continua di terra, acqua, aria, piante e/o animali, indispensabile per migliorare l’ambiente, corredano di ulteriori valori la produzione agricola come dati di origine, requisiti ambientali, sanitari ecc., rendendoli fruibili al consumatore moderno che richiede e apprezza sempre più queste informazioni.

Quanto descritto a oggi purtroppo non trova ancora significativa diffusione nella nostra agricoltura e nelle filiere agroalimentari, nonostante si sia consolidata nel mondo agricolo la consapevolezza che l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione siano una leva indispensabile-necessaria e/o comunque molto utile per lo sviluppo più corretto e sostenibile delle attività del settore.

Mantenere gli incentivi per l'agricoltura 4.0

Come recuperare velocemente? La politica dovrebbe mantenere gli incentivi per le tecnologie 4.0 in essere mediante strumenti finanziari e di capitale sia settoriali che non (da ricercarsi anche nei fondi stanziati per l’emergenza Covid-19 sia per gli investimenti che per le azioni di formazione che seguono nel medio-lungo periodo), per consentire il rinnovo dei parchi macchine in essere, inoltre, dovrebbe incentivare l’aggregazione orizzontale e verticale anche in reti di imprese, per la fruizione di innovazioni tecnologiche e di processo interaziendali e di filiera, per permetterne l’uso anche ai contesti aziendali di dimensioni contenute.

Più formazione sulle nuove tecnologie

Inoltre, dovrebbe intervenire introducendo nei programmi di studio delle scuole superiori e universitarie tematiche legate all’innovazione tecnologica e all’agricoltura di precisione, quali elementi fondanti la sostenibilità dell’attività agricola moderna.

Le filiere agroalimentari potrebbero promuovere e attivare la formazione degli operatori agricoli, agronomi, agromeccanici e analisti di gestione, nonché tecnici delle industrie agroalimentari e dei costruttori/sviluppatori di innovazioni meccatroniche e informatiche, con interscambio dei risultati delle applicazioni nei vari processi. Considerato che le stesse sono organizzativamente preparate all’individuazione, implementazione e coordinamento di progetti di introduzione e gestione della digitalizzazione dei processi allargata ai campi, rendendo le produzioni più congrue alla trasformazione.

Tutti per uno, uno per tutti

Se la politica e le filiere agroalimentari condivideranno questa impostazione, gli agricoltori, sentendosi parte di un sistema dove consapevolezza e obiettivi sono condivisi con maggiore convinzione di quanto successo finora, avranno la possibilità di innovare il loro parco macchine non pensandolo come un salto nel buio. Per ottimizzare gli investimenti gli agricoltori potranno anche aggregarsi tra loro e quando utile e necessario creare bacini e distretti omogenei. Ne deriverebbe un miglioramento della competitività aziendale e un accrescimento del loro ruolo nelle filiere agroalimentari.

Sostenere e diffondere l’agricoltura 4.0 per dare valore alle filiere - Ultima modifica: 2021-03-30T08:00:32+02:00 da Barbara Gamberini

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