Produttività e tutela dell’ambiente, partita difficile da vincere con la nuova Pac

Nuova Pac
Nell'editoriale di Terra e Vita n. 7/2023 il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti non nasconde le sue perplessità sulla Nuova Pac. Siamo sicuri che aiuti a coniugare l'aumento della produttività con la riduzione dell'impatto ambientale?

È un quadro innovativo e complesso quello della nuova Pac avviata nel gennaio scorso. Le amministrazioni nazionali e regionali hanno definito tutti gli interventi della riforma, condensandoli in un complesso “Piano Strategico” strutturato in quasi quattromila pagine e che ora si sta attuando con numerosi provvedimenti applicativi purtroppo ancora non del tutto completi, con notevoli e numerosi quesiti che attendono chiarimenti. Non si tratta certo della riforma che Confagricoltura aveva auspicato. Siamo stati i primi a prendere una posizione critica rispetto alla nuova Pac, a fronte di un contesto economico totalmente cambiato. Da oltre due anni viviamo una situazione di profonda incertezza e di instabilità dei mercati a causa di molteplici fattori: dagli effetti del conflitto, al rincaro dei costi, alle conseguenze sempre più evidenti del cambiamento climatico. Sono incerte anche le prospettive della globalizzazione, ma è già evidente che la copertura del fabbisogno di prodotti essenziali non può più essere affidata a terzi.

Salvaguardare il potenziale produttivo agroalimentare della Ue è un obiettivo di rilevanza strategica. Contemporaneamente le imprese sono chiamate a dare un ulteriore contributo per la transizione ecologica e per la neutralità climatica, in linea con la Farm to Fork. Diversi studi, tuttavia, hanno evidenziato come l’applicazione dei nuovi indirizzi dell’Unione porterà a una riduzione delle produzioni e ad aumenti dei costi produttivi. La pandemia prima, la guerra tuttora in corso e la crisi energetica hanno delineato un nuovo scenario economico e sociale. Intanto i consumatori stanno subendo una riduzione del loro potere d’acquisto per effetto dell’inflazione, con un’immediata ricaduta sulle scelte dei prodotti alimentari nel carrello della spesa.

In questo quadro, la nuova Pac si conferma essere un complesso di disposizioni – quelle comunitarie almeno – che non vanno nella direzione di un potenziamento della produttività e della tutela del reddito delle imprese agricole. Quello che invece ci si sarebbe atteso a fronte delle perturbazioni di mercato e delle difficoltà degli operatori conseguenti proprio ad anni difficili tra pandemia, rincari e conflitto russo-ucraino.

In primo luogo, la riforma ha previsto una riduzione delle risorse per l’Italia del 15% a prezzi costanti rispetto al periodo di programmazione precedente. Il nostro Paese, con uno sforzo supplementare, ha compensato questa carenza e ha cofinanziato maggiormente le risorse comunitarie cercando di mantenere almeno a prezzi correnti le cifre disponibili rispetto al passato.

In pratica, le risorse messe in campo da Bruxelles e da Roma assommano a circa 37 miliardi nell’intero periodo, per circa 7,4 miliardi di euro per anno, di cui il 48% destinato ai pagamenti diretti e quasi altrettanto allo sviluppo rurale, finanziato per oltre la metà da risorse nazionali che incidono per quasi un quarto della spesa complessiva.

Non sfugge, tuttavia, che avere incentivi equivalenti a prezzi correnti significa arretrare rispetto all’inflazione. Inoltre, le stesse risorse saranno a disposizione degli agricoltori soltanto se essi si assumeranno maggiori vincoli in materia ambientale, di benessere animale e anche in campo sociale. Una Pac quindi che non risponde alle attese di competitività ed efficienza espresse dalle imprese.

La partita per un’agricoltura più forte e resiliente è quindi ancora tutta da giocare e ci sono forti dubbi che gli obiettivi e gli strumenti della nuova Pac siano davvero all’altezza di questa sfida.


di Massimiliano Giansanti
presidente di Confagricoltura

 

Produttività e tutela dell’ambiente, partita difficile da vincere con la nuova Pac - Ultima modifica: 2023-02-22T16:58:21+01:00 da K4

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome