Tra le priorità per il nuovo presidente del gruppo di lavoro "Bioenergia" del Copa e della Cogeca, Alexander Bachler, vi sono la promozione della quota di biomassa agricola e forestale all'interno delle energie rinnovabili nel mix energetico dell'UE post 2020 e una politica stabile e a lungo termine per i biocarburanti derivanti da seminativi.
Prendendo la parola a seguito della sua elezione, Bachler, della Camera austriaca dell'agricoltura (LKÖ), ha dichiarato: «I biocarburanti hanno vantaggi multipli in termini di decarbonizzazione del settore dei trasporti e riducono la nostra dipendenza dalle importazioni. I co-prodotti sono anche una fonte importante di proteine nei mangimi, che aiutano gli allevatori europei ad avere più resilienza rispetto alle importazioni. Pertanto, in questi due anni di mandato, una delle mie priorità sarà una politica per i biocarburanti che ne massimizzi il potenziale, che sia ambiziosa, stabile e di lungo termine, con una quota maggiore di biomassa agricola e forestale nel settore del riscaldamento e del raffrescamento».
«A tal fine, l'UE necessita di un obbligo vincolante di incorporazione per i fornitori di biocarburanti di almeno il 14%, senza restrizioni tecnologiche, all'interno della direttiva europea sull'energia rinnovabile che si sta negoziando al momento. L'UE deve anche mantenere al 7% fino al 2030 la percentuale massima di biocarburanti utilizzati derivanti da seminativi e annoverati tra gli obiettivi energetici per i trasporti» ha aggiunto Bachler.
«Infine, sono gli obiettivi reali per le rinnovabili nella futura direttiva europea ad essere cruciali, non una politica che utilizza moltiplicatori artificiosi per dare un'impressione sbagliata del vero impatto ambientale degli strumenti. Tutto ciò andrà solo a beneficio dei carburanti fossili. Anche il contributo dell'olio di palma e dei suoi derivati negli obiettivi climatici e ambientali dell'UE non dovrebbe essere incluso all'interno degli obiettivi europei fin quando non si troverà una soluzione ai problemi di sostenibilità come il disboscamento nel paese d'origine. La priorità deve essere accordata ai biocarburanti prodotti a partire da materie prime europee che generano co-prodotti ricchi di proteine vegetali e mangimi».
«I biocarburanti derivanti da seminativi europei post 2020 sono fondamentali per poter rispettare gli ambiziosi obiettivi climatici ed energetici, nonché assicurare un settore dei trasporti rispettoso dell'ambiente e zone rurali prosperose» ha sottolineato.