La Magistratura sta proseguendo le indagini sulla regolarità delle concessioni e delle autorizzazioni rilasciate dalla Regione Marche in merito alla realizzazione di centrali per la produzione di energia rinnovabili (biogas e biomasse. Sono stati già emanati provvedimenti giudiziari nei confronti di dirigenti della Regione e di alcune Province, sospesi in via cautelativa dai loro incarichi. La Regione si è attivata immediatamente attraverso l’Assessore regionale per verificare la regolarità delle singole autorizzazioni oggetto di indagine da parte della Magistratura in modo da esaminare la possibilità di procedere al loro eventuale annullamento, o revoca, nel caso sussistano i relativi presupposti di legge. Nel frattempo, la Regione Marche ha incontrato i Comitati territoriali che hanno manifestato il loro dissenso contro la realizzazione delle centrali.
Un tavolo di lavoro di cui fanno parte la Regione e i Comitati in rete è stato istituito per rileggere la normativa in vigore in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale sui provvedimenti adottati della Regione contro i quali la Presidenza del Consiglio dei Ministri è ricorsa con due istanze in contraddizione tra loro.
«Vogliamo il dialogo e non abbiamo preclusioni a promuovere un confronto costruttivo – ha sottolineato il Governatore delle marche, Gian Mario Spacca – che consenta di creare un circuito maggiormente virtuoso tra agricoltura e sviluppo delle nuove economie verdi». Il Presidente dei Comitati in rete, Alfredo Sadori, ha sostenuto che «la politica deve riassumere un ruolo fondamentale e riacquistare la propria autorità sulla questione delle centrali a energia rinnovabile».
Antonio Ricci
