Il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida ha adottato la proposta di decreto per promuovere la realizzazione di impianti fotovoltaici (e interventi accessori) sui tetti dei fabbricati agricoli.
L’investimento, informa una nota del dicastero di via XX settembre, si pone all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, misura 2, componente 1 e vuole favorire interventi per l’autosufficienza energetica del settore agricolo e agroalimentare. A dicembre era già stato emanato un primo bando attraverso il quale sono state assegnate risorse pari a circa 500 milioni di euro ad oltre 7.000 imprese beneficiarie.
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Le risorse residue
Con questo nuovo decreto vengono programmate le residue risorse della misura ‘Parco Agrisolare’ per un importo di circa 1 miliardo di euro.
Il testo del decreto sarà ora trasmesso alla Commissione europea per la relativa autorizzazione a cui seguirà la pubblicazione del bando.
«Per il Dicastero che rappresento - spiega il Ministro Lollobrigida - la misura Parco Agrisolare realizza un obiettivo particolarmente importante nella direzione della sempre maggiore sostenibilità dell’intero comparto agricolo».
Nessun consumo di suolo
«Non solo perché – continua- consente di incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili ma anche perché ciò avviene senza alcun consumo di suolo».
Nuovi criteri più appetibili
«Con questo nuovo decreto, recependo le istanze del mondo produttivo e valorizzando al massimo i benefici derivanti dai nuovi orientamenti per gli aiuti di stato, introduciamo importanti novità finalizzate a rendere la misura più attrattiva: incremento del contributo a fondo perduto concesso alle imprese agricole su tutto il territorio nazionale; introduzione del nuovo concetto di autoconsumo condiviso; eliminazione, in diversi casi, del vincolo di autoconsumo; raddoppio della potenza installabile senza consumo di suolo; raddoppio della spesa massima ammissibile per i sistemi di accumulo e ricarica».
Con e senza vincolo
In particolare, a favore delle imprese della produzione agricola sono attribuiti circa 775 milioni di euro, ripartiti tra contributi a fondo perduto pari all’80% con vincolo di autoconsumo (anche condiviso) per quasi 700 milioni di euro e contributi a fondo perduto pari al 30% senza vincolo di autoconsumo per 75 milioni di euro.
Inoltre, sono assegnati 150 milioni di euro a favore delle imprese della trasformazione agricola (con contributo a fondo perduto fino all’80% senza vincolo di autoconsumo) e 75 milioni di euro a favore delle imprese dell’agroindustria (con contributo a fondo perduto pari al 30% senza vincolo di autoconsumo).
E’ prevista la possibilità per gruppi di imprese di realizzare pannelli fotovoltaici per investimenti di “autoconsumo condiviso”. Gli impianti fotovoltaici potranno avere una potenza massima di 1MW. Soggetto attuatore dell’intera misura e dell’accesso al meccanismo incentivante è il Gestore Servizi Energetici (GSE).