FOTOVOLTAICO

Via libera ai dazi antidumping

Dal Consiglio europeo, a partire dal 6 dicembre e per due anni. Imposti solo agli esportatori che non si adegueranno al prezzo minimo. "Un accordo a metà" per il Comitato Ifi che parla di scelta "politica" e non "tecnica"

Pace fatta tra Europa e Cina. O quasi. Il Consiglio Ue ha dato infatti il via libera alla strategia adottata dalla Commissione europea per aumentare parzialmente i prezzi dei pannelli solari esportati dalla Cina in Europa senza causare una guerra commerciale con Pechino.
L'accordo stabilisce un prezzo minimo per i pannelli solari esportati dalla Cina nell'Ue e agli esportatori che non si adegueranno verranno imposti dazi antidumping, in media del 47,7%, a partire dal 6 dicembre e per i prossimi due anni. L'intesa sui prezzi è applicata inoltre anche all'inchiesta sui sussidi che la Commissione europea ritiene che la Cina versi illegalmente ai produttori di pannelli solari.
«Grazie all'accordo sul prezzo minimo - secondo il Comitato Ifi, l'associazione che riunisce circa il 90% dei produttori nazionali di celle e moduli fotovoltaici - 
i dazi definitivi saranno di fatto “condonati”». Si tratta di una decisione «non "tecnica", bensì "politica" che va ad avvallare un accordo proposto dagli stessi produttori/esportatori cinese che sancisce il loro "impegno" a rispettare un prezzo minimo all'esportazione verso l'Europa, per di più inferiore di un 6-8% al prezzo medio già praticato dai produttori europei» prosegue Alessandro Cremonesi, presidente Ifi.
«L'applicazione di tale accordo, non solo non rimuove il grave pregiudizio subito dall'industria fotovoltaica nazionale ed europea, ma non considera neppure il danno subito e non più recuperabile dall'industria stessa, dal suo mancato sviluppo e dal suo tracollo, continuando invece a legittimare la reiterazione di pratiche illegali». A questo punto «non ci sono margini di dubbio sulla volontà politica perseguita dall'Ue nel concludere questa disputa: mettere da parte ogni evidenza che ponesse in luce il comportamento illegittimo e predatorio da parte dei produttori di moduli fotovoltaici cinesi e scegliere la via negoziale, iniqua si, ma tale da scongiurare le ritorsioni economiche già annunciate dalla Cina verso altri settori economici. Una scelta che mette in luce tutta la debolezza politica dell'Europa di fronte allo strapotere economico cinese, consegnandogli altresì una “patente di legittimità” per invadere illegalmente il proprio spazio economico, commerciale e manifatturiero. Finita si una battaglia…ma non la guerra» conclude Cremonesi.




 

Via libera ai dazi antidumping - Ultima modifica: 2013-12-03T14:52:15+01:00 da Redazione Terra e Vita

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome