POLITICA AGRICOLA

    Riforma Pac, via ai «triloghi» per cercare la «quadra»

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    Per una delle riforma più
    complesse della storia
    della Politica agricola era giusto
    prevedere un iter all’altezza.
    Così, dopo la prima intesa
    («orientamento generale») in
    Consiglio tra i ministri agricoli
    dei 27, che segue il voto
    della plenaria dell’Europarlamento
    sulla riforma, sono partiti
    i «triloghi». Vale a dire
    gli incontri Consiglio-Parlamento-
    Commissione per trovare
    una sintesi che consenta
    l’avvio della riforma con il
    nuovo processo decisionale,
    che deve mettere d’accordo
    Consiglio e Parlamento su un
    testo comunque presentato
    formalmente dalla Commissione
    che mantiene l’esclusiva
    dell’iniziativa legislativa.

    Gli incontri sono cominciati
    l’11 aprile. Per i ministri, il
    presidente di turno del Consiglio
    agricolo Ue, il ministro
    irlandese Simon Coveney;
    per l’Europarlamento, il presidente
    della commissione
    Agricoltura Paolo De Castro
    e infine il commissario Dacian
    Ciolos a rappresentare
    l’Esecutivo comunitario.

    «Soddisfazione per un positivo
    avvio caratterizzato da
    un approccio costruttivo e collaborativo
    », questo il primo
    commento del presidente della
    commissione Agricoltura
    del Parlamento europeo, Paolo
    De Castro, all’insegna della
    diplomazia dopo il lungo
    braccio di ferro con la Commissione
    dei mesi scorsi. «I
    primi appuntamenti – ha spiegato
    De Castro – hanno riguardato
    il nuovo regime dei
    pagamenti diretti e la nuova
    organizzazione comune dei
    mercati. Per quanto riguarda
    il dossier sui pagamenti diretti
    – ha sottolineato il presidente
    della commissione Agricoltura
    – il negoziato ha fatto
    registrare alcuni passi importanti,
    in particolare sui primi
    articoli su “scopo” e
    “definizioni” del regime. Risultato
    rilevante è stato, senza
    dubbio, la sostanziale convergenza
    tra Parlamento e Consiglio
    sul capitolo dell’agricoltore
    attivo sul quale le due
    istituzioni hanno trovato un
    accordo sui contenuti, partendo
    dai principi della proposta
    del Parlamento integrata dal
    testo sulla sussidiarietà approvato
    dal Consiglio. Rimane
    aperto il confronto sul carattere
    obbligatorio della lista negativa
    voluto dal Parlamento
    europeo rispetto alla volontarietà
    voluta dal Consiglio.

    Passi avanti – ha confermato
    De Castro – anche per i giovani
    e piccoli agricoltori con il
    raggiungimento di un accordo
    su buona parte dei contenuti.
    Rimangono da definire
    alcuni aspetti legati all’obbligatorietà
    del regime e alle dotazioni
    finanziarie. Anche nel
    pomeriggio, il negoziato è stato
    costruttivo con accordi su
    definizioni e primi elementi
    del regolamento sull’Ocm
    unica. Tale dossier – ha concluso
    De Castro – entrerà
    maggiormente nel vivo della
    fase negoziale la prossima settimana
    quando si discuterà,
    tra l’altro, di aiuti per l’olio di
    oliva, dello schema frutta e
    latte nelle scuole e di produzioni
    Dop e Igp».

    Prossima tappa Lussemburgo,
    dove i ministri agricoli si
    incontreranno il 22 aprile. Le
    novità maggiori riguarderanno
    il regolamento Ocm unica,
    Poi, sciolte le complessità negoziali,
    la riforma, nella sostanza,
    non cambierà più.

    Riforma Pac, via ai «triloghi» per cercare la «quadra»
    - Ultima modifica: 2013-04-18T14:54:43+02:00
    da Redazione Terra e Vita
    Riforma Pac, via ai «triloghi» per cercare la «quadra» - Ultima modifica: 2013-04-18T14:54:43+02:00 da Redazione Terra e Vita

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