Tre giorni giorni di eventi virtuali, a cui parteciperanno oltre 700 imprenditori agricoli e tecnici che praticano l'agricoltura conservativa in 80 Stati. A seguire due giornate sul campo per mostrare le tecnologie più avanzate utilizzate nelle aziende agricole svizzere che praticano il no till. Questo in estrema sintesi il programma dell'ottavo congresso mondiale dell'agricoltura conservativa che si apre a Berna, in Svizzera, il 21 giugno. "Agricoltura conservativa, il futuro dell'agricoltura redditizia e sostenibile in armonia con la natura e la società" il titolo dell'evento organizzato dalla Fao, dall'European Conservation Agriculture Federation (Ecaf) a cui è associata l'italiana Aigacos e Swiss No-Till in collaborazione con la Global CA Community of Practice (CA-CoP).
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Venerdì 24 e sabato 25 giugno sono in programma due giornate in campo nella tenuta di Witzwill, la più grande azienda agricola elvetica a 40 minuti di macchina dalla capitale. Il programma dei Field Day include esposizione di macchinari e attrezzature e dimostrazioni. Uno dei temi caldi che riguardano l'agricoltura conservativa è l'utilizzo del glifosate. L'Ue sarà chiamata presto a decidere sul rinnovo dell'autorizzazione per il suo utilizzo.
Obiettivi ambiziosi per il 2050
Oggi la gestione dei terreni coltivati senza aratro a livello mondiale si stima su circa 200 milioni di ettari, circa il 14% della superficie agricola. L'obiettivo degli organizzatori è arrivarei ad almeno il 50% della superficie coltivata mondiale (o 700 milioni di ettari) entro il 2050. In Italia, anche grazie alla recente introduzione delle misure agro-climatico ambientali, ben 15 Regioni hanno previsto sostegni specifici per la sua adozione. L'"agricoltura blu" è praticata su oltre 800.000 ettari di seminativi con stime in aumento per il nuovo ciclo.
Secondo gli organizzatori dell'ottavo congresso mondiale l'agricoltura conservativa deve essere il pilastro del cambiamento che il mondo deve fare con urgenza verso un'agricoltura e verso sistemi alimentari sostenibili perché una sana gestione del suolo è fondamentale. La comunità dell'agricoltura conservativa non può farcela da sola, ma deve impegnarsi con i campioni di altri elementi essenziali dell'agricoltura sostenibile, in particolare quelli impegnati nell'agricoltura biologica, nella gestione integrata dei parassiti, nell'agroecologia e nei sistemi di agricoltura rigenerativa.