La Commissione europea alza da 25 a 50mila euro il tetto degli aiuti "de minimis" che uno Stato membro può concedere a ogni azienda agricola senza il preventivo via libera di Bruxelles. La proposta di modifica di aiuti di importo limitato per il settore agricolo arriva dopo una consultazione con gli Stati membri avviata in estate: il regolamento rivisto entrerà in vigore tre giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e si applicherà fino al 31 dicembre 2032 (il regolamento era in scadenza nel 2027).
Nello specifico, Bruxelles propone di alzare il tetto di aiuti fino a 50mila euro in tre anni e di adeguare i massimali nazionali che saranno calcolati in base al valore della produzione agricola dello Stato membro, estendendo il periodo di riferimento dal 2012-2017 al 2012-2023 per tener conto "dell'aumento del valore della produzione agricola soprattutto negli ultimi anni", si legge in una nota.
Inoltre, per migliorare la trasparenza Bruxelles vuole rendere obbligatorio il registro centrale degli aiuti de minimis a livello nazionale o europeo, oggi solo facoltativo. La revisione prevede anche di eliminare l'attuale "tetto settoriale" che precludeva agli Stati membri la possibilità di concedere aiuti de minimis superiori al 50% del tetto nazionale allo stesso settore.