Continua a tenere banco la questione biodinamico. L’Associazione Italiana Società Scientifiche Agrarie ha inviato la lettera che pubblichiamo qui sotto ai Deputati della Repubblica Italiana per esprimere dissenso e preoccupazione rispetto alle conseguenze che l’approvazione del Ddl 998 avrebbe, avvicinando, e in definitiva equiparando, le pratiche biodinamiche all’agricoltura biologica.
Sostegno alla Comunità scientifica
Terra è Vita (e tutta l’Edagricole), che da oltre 80 anni si dedica alla crescita culturale e tecnica dell’agricoltura italiana basandosi sui principi, i metodi e le evidenze della ricerca scientifica, non può far altro che sostenere quanto espresso dalla Comunità scientifica sul tema.
Le tecniche applicate nelle coltivazioni biologiche, così come stabilite negli strumenti di politica europea, sono basate su evidenze scientificamente provate e certificate da un sistema riconosciuto e ufficiale. Le pratiche biodinamiche, che comunque abbiamo sempre rispettato come libera scelta di un gruppo di agricoltori e di consumatori, sono basate invece su credenze esoteriche e antroposofiche che nulla hanno a che vedere con i principi della scienza e sono autocertificate attraverso un sistema privato.
Il ruolo della politica
Sostenerle con fondi pubblici specifici equivarrebbe ad accreditarle a tutti gli altri sistemi di gestione dell’agricoltura i cui risultati sono per noi quotidianamente valutabili e migliorabili.
Per questo sosteniamo, insieme ai firmatari di questa lettera, il pericolo di confondere le tecniche del biologico con quelle del biodinamico, dando al mercato il ruolo di orientare la politica: non può e non deve essere il consumatore a guidare le scelte dello Stato.
La politica, invece, dovrebbe sostenere e valorizzare scelte basate su valutazioni oggettive in grado di avvantaggiare i cittadini consumatori e di indicare loro un orientamento per il futuro.
Nel pieno rispetto di tutti i produttori agricoli del nostro Made in Italy.
La lettera delle Associazioni scientifiche
Onorevoli Deputati,
in occasione della discussione in Parlamento sulle “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”, la comunità scientifica che si occupa di scienze agrarie, rappresentata dall´Associazione Italiana delle 22 Società Scientifiche Agrarie (Aissa), che riunisce diverse migliaia di professori e ricercatori universitari e di ricercatori del Crea, del Cnr e di altre Istituzioni, desidera ribadire la propria posizione relativamente al metodo di produzione “biodinamico” di cui si fa riferimento nel documento.
L´agricoltura biodinamica si distingue dal metodo “biologico” per alcune pratiche esoteriche basate su una visione spirituale antroposofica del mondo, elaborata dal teosofo Rudolf Steiner, e pensate per trasferire forze cosmiche, o altre non meglio precisate, nel terreno agrario.
Il Parlamento intervenga
Esse non hanno alcun fondamento scientifico.
Sarebbe pertanto a nostro avviso grave inserire il riferimento a questo metodo di produzione nel documento.
Chiediamo che il Parlamento lo stralci dal testo.
Se l´agricoltura biodinamica viene citata con l´obiettivo di equipararla a quella biologica, non si capisce inoltre come mai dovrebbe sedere un suo rappresentante al Tavolo tecnico.
Esprimiamo, a nome della comunità scientifica delle Scienze Agrarie, una grande preoccupazione per l’avallo ufficiale che il “metodo biodinamico” potrebbe ricevere.
Si ascolti la Scienza
Temiamo che i fondi messi a disposizione possano essere usati, non solo per supportare l’agricoltura biologica, ma anche quelle pratiche esoteriche per le quali l’agricoltura biodinamica si distingue. Si aprirebbero in tal caso pericolosi scenari in cui, con fondi pubblici, sarebbe possibile attivare, ad esempio, iniziative didattiche e progetti di ricerca su fenomeni privi di fondamento scientifico, quali i presunti effetti delle forze astrali sulle colture e sul suolo.
In un periodo come quello presente, in cui in tutto il mondo la Scienza viene ascoltata con particolare attenzione dai decisori politici, ciò porterebbe il nostro Paese indietro nel tempo.
Il Consiglio di Presidenza dell´Associazione Italiana delle Società Scientifiche Agrarie - Prof. Massimo Tagliavini (Presidente) - Prof. Davide Viaggi (Vicepresidente), Prof. Giuseppe Corti (Segretario), Prof. Alberto Alma, Prof. Luca Cocolin e Prof. Marco Marchetti (Consiglieri)
Nel tag “biodinamica”in calce all’articolo si presenta un’eccellenza agraria: un’azienda biodinamica! Vi consiglio di eliminarlo! Consiglio inoltre gli esimi Professori che firmano questa lettera così allarmata per le sorti della Scienza di studiare un pò di Agroecologia, di leggere ad es. l’articolo del Prof Barberi in merito. Si consoli “tutta l’Edagricole”: ha fatto, fa e farà più danni al Paese l’agricoltura convenzionale che quel gruppetto di contadini che perseguono pratiche esoteriche! Il problema della terra del nostro Paese e delle terre colonizzate dal Nord del mondo è l’erosione, la perdita della sostanza organica, la sparizione dell’humus dopo decenni di sfruttamento intensivo dell’agricoltura industriale! Si abbia l’umiltà di capire quel che appare esoterico invece di giudicare e straparlare di cose che non si conoscono! Così si fa Scienza! Edagricole ha preso una posizione reazionaria e chiaramente antieuropeista: mi dispiace. Cordiali saluti e buon lavoro!