«Il mondo agricolo è fatto di mutazioni». L'ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, aprendo i lavori del meeting “identità e futuro” organizzato per il centenario della confederazione, rifacendosi alle parole di Luigi Einaudi: "la viva esigenza del mondo agrario, antica e moderna, è quella del rinnovamento continuo". «Per rilanciare e rinnovare il settore agroalimentare – ha incalzato Giansanti – bisogna costruire una forte strategia identitaria dell’agroalimentare del futuro».
«Ritrovare la funzione dell’Italia in Europa»
«Dobbiamo ritrovare il valore dell’Europa e la funzione dell’Italia in Europa. Quanto alla Brexit – ha sottolineato Giansanti – c’è da parte nostra il rammarico per il recesso del Regno Unito. Ma ora, dobbiamo guardare avanti, rilanciare l’Unione europea e lavorare per la tutela delle nostre imprese. Abbiamo un regime transitorio da scrivere». Il presidente ha ribadito che una proroga del periodo transitorio è assolutamente necessaria per scongiurare il rispristino dei controlli doganali tra Regno Unito e Ue, l’applicazione di dazi, la non tutela sul mercato britannico delle indicazioni geografiche protette.
«Se ciò accadesse – ha specificato Giansanti – sarebbe un colpo duro per la libera circolazione di persone e merci e per il made in Italy agroalimentare. Il mercato inglese per noi vale molto: quasi tre miliardi di euro di esportazione. Dobbiamo lavorare per trovare in Europa condivisioni su libero mercato. Chiediamo al governo italiano una particolare attenzione ai negoziati bilaterali che partiranno all’inizio di marzo».
«Guerra dei dazi Usa-Ue, serve negoziato diretto»
Il presidente si è quindi soffermato sul tema dei dazi Usa-Ue nell’ambito del contenzioso sugli aiuti pubblici ai gruppi Airbus e Boeing. «Alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leynen – ha incalzato Ginsanti - abbiamo chiesto l’avvio di un negoziato diretto che consenta di evitare, in prima battuta, i nuovi dazi che, a metà febbraio, potrebbero colpire le esportazioni italiane di vini, olio d’oliva e pasta. E di scongiurare l’inasprirsi delle tariffe su formaggi, salumi, agrumi già in vigore da ottobre. Si parta da qui per trovare un’intesa».
Il negoziato sottolinea il presidente di Confagricoltura deve garantire il rispetto delle regole europee in materia di sicurezza dei consumatori e protezione delle risorse naturali e la difesa del nostro sistema di indicazioni protette, a garanzia dell’origine e della qualità.
Confagricoltura, serve riforma Pac che rafforzi il sistema agricolo
«Bisogna far valere, in ogni circostanza e con tutti i mezzi legali, la forza dell’economia europea e la rilevanza di un mercato sui cui agiscono 450 milioni di consumatori – ha concluso il presidente di Confagricoltura -. E in quest’ottica vanno orientate le scelte dell’Unione Europea: un bilancio pluriennale adeguato e una riforma della Pac che rafforzi il sistema agricolo. Nel suo discorso di insediamento la presidente von der Leyen ha evidenziato la funzione geopolitica che, sempre di più, dovrà svolgere l’Unione europea. Siamo assolutamente d’accordo».
Il premier Conte: «Vince il sistema Paese»
«L’identità è elemento del nostro successo produttivo agroalimentare. Il futuro è l’orizzonte che abbiamo davanti. Ci sono varie urgenze su cui dobbiamo lavorare insieme per individuare misure efficaci di sostegno per una agricoltura più efficiente e sostenibile. Per vincere – ha affermato il premier Giuseppe Conte – dobbiamo crescere come sistema Paese. Laddove riusciamo a conseguire dei risultati è perché dietro c'è sinergia di tutte le responsabilità e attività».
«L’etichettatura a “batteria” è più sostenibile rispetto al nutri-score sviluppato in Francia» ha affermato Conte, specificando che «Non si tratta solo di difendere i nostri prodotti, ma rispettare anche lo stile di vita per cui siamo famosi nel mondo. Non possiamo accettare che ci venga imposto un meccanismo di etichettatura che ci svantaggi».
Meloni «L’identità serve per aggredire il futuro»
«La qualità e l’identità delle nostre produzioni nessuno ce le potrà mai copiare». Lo ha affermato Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, spiegando che l’identità è il nostro punto di forza ma serve solo se utilizzata come strumento per aggredire il futuro. «L’agricoltura incarna questo valore. Ma c'è bisogno di una visione di medio lungo periodo delle istituzioni su quello che è un settore prioritario. Per questo abbiamo deciso di portare una mozione per il 17 febbraio in parlamento che parte dal tema del nutri-score (brevetto di una agenzia del governo francese) ma che è aperta anche alle istanze del comparto agroalimentare in difesa del made in Italy».