Conserve Italia, sul fatturato pesano climate change e consumi in calo

Conserve Italia
Scende l'indebitamento, bene l'export, che ormai vale il 44% del volume d'affari. In Italia consumi in calo e vendite di succhi di frutta penalizzate dal clima. Confermati 43 milioni di investimenti

Quasi 300 milioni di euro di debiti tagliati in 15 anni, con un’ulteriore riduzione di 10 milioni registrata nell’ultimo esercizio e la posizione finanziaria netta del Gruppo che si attesta a 173 milioni, la migliore mai registrata. È quanto emerge dal bilancio 2018-19 di Conserve Italia, approvato dall’assemblea dei soci riunitasi nella sede di San Lazzaro di Savena (Bo) in rappresentanza dei 45 enti (di cui 43 cooperative) che costituiscono il Consorzio alimentare dei marchi Yoga, Valfrutta, Cirio, Derby Blue e Jolly Colombani.

Bene l'export ma in Italia consumi in calo

«Grazie all’ottimo andamento delle vendite nei mercati esteri della società capogruppo (+9,9%), alle performance delle società controllate e al positivo andamento del canale foodservice in Italia (+3,6%), siamo riusciti a fronteggiare l’andamento negativo dei mercati interni in cui operiamo, in particolare succhi di frutta, conserve rosse e vegetali - ha detto il presidente di Conserve Italia Maurizio Gardini - il bilancio chiuso al 30 giugno 2019 ha risentito della perdurante crisi dei consumi da parte delle famiglie italiane oltre che degli andamenti climatici sfavorevoli che hanno determinato importanti carenze di materia prima durante la campagna di raccolta, soprattutto nel comparto del pomodoro, e di conseguenza una minore disponibilità di prodotto destinato alla vendita. La solidità della nostra azienda e la capacità di diversificare le produzioni aprendo nuovi mercati, unite al costante impegno negli investimenti e nelle innovazioni di prodotto, ci hanno consentito di rispondere in maniera positiva al difficile contesto, rilanciando la nostra mission di valorizzazione del prodotto dei soci agricoltori».

Maurizio Gardini

Si riduce l'indebitamento, investimenti per 43 milioni

A livello di Gruppo Conserve Italia, il fatturato aggregato dell’esercizio 2018-19 si è attestato a 896 milioni di euro in sostanziale tenuta rispetto all’anno precedente, con la quota di export salita al 44% e trainata soprattutto dalla società capogruppo. È migliorata la posizione finanziaria netta di ulteriori 10 milioni di euro, scesa così a 173 milioni, grazie a una buona tenuta della redditività con Ebitda a 50 milioni (7,4%) e ad un’azione di razionalizzazione ed efficientamento dei costi. Confermato l’impegno sul fronte degli investimenti, pari a 43 milioni di euro, di cui oltre la metà destinati al miglioramento e adeguamento tecnologico degli impianti di lavorazione per valorizzare il prodotto conferito dai soci, e il resto per le attività di marketing a sostegno dei marchi aziendali.

Il freddo di maggio ha penalizzato i succhi di frutta

Nonostante il buon andamento delle vendite all’estero (+9,9%), sostenuto dalle crescite di pomodoro e vegetali e dall’apertura di nuovi mercati in Estremo Oriente, la società capogruppo Conserve Italia ha registrato una lieve flessione del fatturato (-1,6%) e una contrazione della redditività a causa della crisi dei consumi interni e dell’andamento climatico sfavorevole. In particolare, il maltempo del maggio scorso ha influito molto negativamente sugli ultimi due mesi di esercizio, riducendo in maniera sensibile le vendite di succhi di frutta e bevande.

Positive le performance delle società controllate: la spagnola Juver ha registrato un ulteriore aumento di fatturato (+1%), in linea con il trend di crescita degli ultimi anni, mantenendo gli ottimi livelli di redditività che hanno portato a raggiungere un utile di 2,4 milioni, grazie soprattutto all’export e alle vendite per le marche commerciali dettate dai buoni rapporti instaurati con tutti i principali gruppi della Distribuzione iberica.

Ancora più importante il balzo registrato da Conserves France, che con il +12,3% di fatturato continua il percorso verso l’equilibrio economico aziendale in virtù della crescente interazione con la capogruppo. Decisiva la scelta di puntare sul pomodoro a marchio Cirio, che ha raggiunto la quota del 5% del mercato nazionale (+9% rispetto all’anno precedente).

Pier Paolo Rosetti

Obiettivo innovazione

«Siamo chiamati ad una grande sfida – ha aggiunto il direttore generale di Conserve Italia Pier Paolo Rosetti – quella di continuare nel processo di innovazione intercettando i cambiamenti dei mercati e puntando sulle nostre marche. È quel che abbiamo fatto quest’anno proponendo succhi di frutta senza zuccheri aggiunti con il nostro brand principale della categoria che è Yoga (dopo aver introdotto l’anno scorso i legumi senza sale con Cirio), oppure portando la cottura a vapore anche nel pomodoro con un rilancio di passate, polpe e pelati Valfrutta. Mettiamo al servizio dei soci agricoltori i nostri brand, punti di riferimento del made in Italy alimentare, convinti che sia innanzitutto la politica di sostegno e valorizzazione della marca, e non la rincorsa ai prezzi bassi, a differenziare un prodotto nei confronti del consumatore, garantendogli qualità e affidabilità. Produzione agricola sempre più efficiente e sostenibile unita al valore della marca sono i due principali asset su cui la nostra Azienda continuerà a misurarsi nel prossimo futuro; è una grande sfida che siamo pronti a vincere».

Conserve Italia, sul fatturato pesano climate change e consumi in calo - Ultima modifica: 2019-10-28T15:52:58+01:00 da Redazione Terra e Vita

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